L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) ha rinnovato per i prossimi tre anni l’autorizzazione a CSQA ad effettuare i controlli per l’Indicazione Geografica Protetta Asparago Bianco di Cimadolmo IGP.
L’Asparago Bianco di Cimadolmo è stato il primo asparago in Europa a ottenere nel 2002 la certificazione IGP, un riconoscimento della tipicità di questo prodotto antichissimo.
A Cimadolmo la coltivazione dell’asparago infatti è testimoniata dallo storico Giacomo Agostinetti già nel 1679.
Viene coltivato sui terreni sabbioso-limosi di origine alluvionale, permeabili e ben drenati, sulla riva sinistra del fiume Piave in provincia di Treviso, in un territorio che veniva spesso ricoperto dalle alluvioni del fiume.
Oggi la produzione coinvolge una decina di aziende con una produzione certificata complessiva di circa 110 quintali.
Il Consorzio Asparago Bianco di Cimadolmo IGP si occupa della tutela e valorizzazione dell’Asparago, contrassegnato dal marchio consortile a garanzia di eccellenza nella qualità e quale attestazione di legittimità della denominazione di origine del prodotto.
Sono 11 i Comuni della Provincia di Treviso che rientrano nella zona di produzione e lungo i quali si snoda la Strada dell’Asparago Bianco di Cimadolmo IGP.
Il simbolico km 0 parte da Cimadolmo, e dà il via a un percorso che offre la possibilità di immergersi in un itinerario tra il fiume Piave ed ettari di vigneti densi di storia.
Fonte: Cimadolmo (Tv), alla scoperta dell'asparago bianco Igp (rainews.it)