Parte oggi alle ore 12 l'accesso al portale per accedere alle agevolazioni del Fondo Innovazione 2023, che ha una dotazione finanziaria di 75 milioni, di cui 10 milioni per le PMI con sede operativa nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali di maggio 2023.
Il Fondo innovazione finanzia investimenti volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché per l'utilizzo di sottoprodotti.
Possono essere ammesse ai benefici del decreto le PMI singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazioni, che:
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risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di «impresa agricola» ai sensi dell'art. 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, ovvero di «impresa ittica» ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, ovvero con qualifica di «impresa agro-meccanica», ai sensi dell'art. 5 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99;
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risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
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hanno sede operativa nel territorio nazionale;
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non risultano imprese in difficolta' ai sensi dell'art. 2, punto 18, del regolamento GBER;
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effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti e' stabilito in 10.000 euro;
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non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Attenzione al fatto che:
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gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda,
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non possono essere ammesse ai benefici del presente decreto le PMI nei cui confronti sia verificata l'esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
ISMEA ha pubblicato un manuale con le istruzioni operative e tutta la modulistica necessaria per richiedere l'agevolazione. (Fonte: https://www.ismea.it/)