CHE COS’È
Valore condiviso è un disciplinare tecnico di prodotto/servizio di proprietà di CSQA.
Nasce dall’esigenza di valorizzare i prodotti che hanno alla base un impegno comune degli stakeholder nel raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.E' uno strumento estremamente flessibile che consente di focalizzare le risorse e l’attenzione su temi (valori) specifici in materia di sostenibilità, ritenuti prioritari insieme a uno o più stakeholder di riferimento e pertinenti rispetto al prodotto o servizio specifico.
Valore condiviso è il risultato dunque dell’insieme delle politiche e delle pratiche operative che consentono all’organizzazione di:
- aumentare la propria competitività
- dimostrare contemporaneamente di far avanzare le condizioni economiche e sociali di uno o più stakeholder di riferimento (es. una comunità, un gruppo di fornitori, ecc).
IL VALORE DI UN PRODOTTO/SERVIZIO
Nasce da una «relazione complessa» di natura economica, sociale e ambientale tra le organizzazioni e il territorio, lungo la catena di fornitura. La qualità della relazione creata o la costruzione della rete territoriale influenza il valore ottenuto.
I valori devono essere individuati all’interno dei pilastri della sostenibilità (sociale, economico, ambientale) e devono essere il risultato della condivisione fra i vari stakeholder sui quali hanno un impatto.GLI STAKEHOLDER
È fondamentale:- la corretta individuazione degli stakeholder, che possono essere consumatori/clienti, interni, esterni (istituzioni ecc.) e fornitori.
- La comprensione delle aspettative espresse dagli stakeholder e la coerenza della risposta dell’organizzazione.
Il processo interattivo, comunicazione a doppio senso, è dunque una caratteristica fondamentale di questo sistema e deve essere adeguatamente formalizzato anche nella fase di co-valutazione dei risultati/prestazioni delle attività poste in essere.
PUNTI CHIAVE
È uno strumento caratterizzato da tre elementi:- approccio strategico – il management aziendale dovrà definire una specifica politica, relativi obiettivi da perseguire e strategie applicabili.
- Identificazione e coinvolgimento delle parti (stakeholder) – opportunità di dialogo.
- Gestione e miglioramento continuo.
L'azienda può concentrarsi su:
- tematiche ambientali (es. impegno a ridurre le emissioni di CO2, o a ridurre gli imballaggi ecc.).
- Tematiche economiche (es. prezzo equo pagato agli agricoltori, ecc.).
- Tematiche sociali (es. Contratti di lavoro, sicurezza sui luoghi di lavoro, ecc.).
Nell’approfondimento di quelli che sono i temi specifici trattati, verrà identificato il valore da condividere e sul quale impegnarsi attraverso un processo di coinvolgimento e di responsabilizzazione degli stakeholder.
Le aziende particolarmente virtuose che si impegnano su tutti e tre i pilastri della sostenibilità e solo in questo caso potremo parlare di filiera sostenibile.
Gli strumenti e le linee guida utilizzate nell’affrontare specifiche tematiche di sostenibilità fanno riferimento a standard internazionali quali BS1000, linee guida OCSE e ISO 26000.
VANTAGGI
- Si ispira ai principi e approcci codificati in norme volontarie (es. ISO 26000, BS1000)
- E’ una certificazione che: migliora la reputazione, rende più credibile la comunicazione sui temi della sostenibilità, favorisce la differenziazione di un prodotto/servizio
- E’ uno strumento innovativo che consente di approcciare il tema della sostenibilità focalizzando l’attenzione e le risorse su temi ritenuti realmente prioritari insieme a uno o più stakeholder di riferimento e pertinenti rispetto al prodotto/servizio e alla filiera/supply chain di riferimento
- E’ una certificazione che si adatta alle strategie e agli obiettivi aziendali
- E’ uno strumento a supporto della verificabilità dei valori condivisi con gli stakeholder che un’ganizzazione intende comunicare all’esterno
- E’ una certificazione veicolabile sul prodotto