Garantire a tutti l'accessibilità e l'uso delle strutture in condizioni di autonomia, comfort e sicurezza, in conformità con i principi e le tecniche del “design for all” e mettere i fornitori di questi servizi nella condizione di realizzare un'offerta inclusiva e accessibile a tutti, apportando se necessario le opportune azioni di adeguamento.
È questo l’obiettivo della prassi di riferimento UNI/PdR 131 per la certificazione accreditata sull’accessibilità di strutture ricettive, stabilimenti termali e balneari, impianti sportivi pubblicata in questi giorni.
La prassi di riferimento, sviluppata da esperti del Ministero del Turismo, Accredia, del sistema UNI, e degli Organismi di valutazione della Conformità è stata infatti studiata per fornire i requisiti minimi per l'accessibilità dei servizi offerti alle strutture ricettive, agli stabilimenti termali e balneari e agli impianti sportivi.
Questi parametri riguardano diversi e specifici ambiti:
- trasporto;
- spazi turistici urbani e rurali;
- attività ricreative;
- MICE (Meetings, Incentives, Conventions and Exhibitions);
- strutture ricettive;
- food & beverage;
- impianti sportivi.
In tema di accessibilità turistica è tra l’altro utile ricordare l’esistenza di un apposito fondo, istituito dal Ministero del Turismo e inserito nella Legge di Bilancio 234/2021, per sostenere lo sviluppo e la diversificazione dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l’inclusione sociale.
L’intervento – che prevede una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 - è volto a finanziare i servizi utili al conseguimento delle certificazioni di accessibilità: UNI ISO 21902:2022; UNI CEI EN 17210:2021; UNI/PdR 92:2020.
Un fondo a disposizione di esercizi alberghieri ed extra-alberghieri, stabilimenti termali, stabilimenti balneari e strutture sportive.
La Prassi UNI/PdR 131:2023 ha un approccio fortemente pratico, orientato alla certificazione accreditata che, in questo senso, può risultare un potente strumento di differenziazione e quindi competitività.
Per favorire l’adozione di queste norme e la loro certificazione, il Ministero del Turismo - in attuazione dell'art.4, c. 1, del Decreto interministeriale 19 aprile 2022 finalizzato alla certificazione dell'accessibilità dell'offerta turistica alle persone con disabilità - ha pubblicato nei mesi scorsi "l'Avviso pubblico recante le modalità di costituzione dell'elenco degli enti accreditati per certificare secondo la UNI ISO 21902:2022, UNI CEI EN 17210:2021 e UNI/PdR 92:2020”.
L'Avviso definisce le modalità per la costituzione dell'elenco degli enti certificatori ai quali esercizi alberghieri, extra-alberghieri, stabilimenti termali, balneari e strutture sportive potranno rivolgersi per l'accertamento dei requisiti necessari all'ottenimento della certificazione, per la verifica del mantenimento dei requisiti posseduti, per le azioni correttive eventualmente realizzate o il rinnovo delle certificazioni.
La certificazione di conformità dell’accessibilità ha durata triennale.
Per questa specifica certificazione, è possibile che durante il ciclo di certificazione venga condotta, in aggiunta alle normali verifiche, anche una verifica a sorpresa (senza preavviso).
La prassi di riferimento UNI/PdR 131 si completa con 3 appendici:
- la A contiene raccomandazioni per la certificazione di accessibilità,
- la B riporta una checklist per lo svolgimento degli audit (all’interno della quale alcuni requisiti sono essenziali per il rilascio della certificazione),
- la C fornisce un esempio di rapporto di verifica.