Dal 1993 gli allergeni negli alimenti sono stati presi in considerazione dalla Commissione del Codex Alimentarius (CAC) in diverse occasioni. Nel 1995 la FAO ha organizzato una consultazione tecnica (FAO, 1995) per arrivare all'identificazione di otto alimenti o gruppi di alimenti che causano allergie, inseriti nel 1999 nel General Standard for the Labelling of Packaged Foods (GSLPF) (sezione 4.2.1.4) (FAO e OMS, 2018a):
- cereali contenenti glutine, ovvero frumento, segale, orzo, avena, farro o loro ibridati ceppi e prodotti di questi
- crostacei e relativi prodotti
- uova e ovoprodotti
- pesce e prodotti ittici
- arachidi, soia e prodotti derivati
- latte e derivati (compreso il lattosio)
- frutta a guscio e prodotti a base di frutta a guscio
- solfito in concentrazioni pari o superiori a 10 mg/kg.
Nel 1999, a seguito della consultazione tecnica della FAO, l'OMS ha convocato un Panel dedicato agli allergeni alimentari che ha elaborato una serie di raccomandazioni da inserire nella lista del Codex Committee on Food Labelling (CCFL) (FAO e OMS, 2000).
Gli studi
Partendo da queste considerazioni, sono state individuate tre aree principali così definite:- Task 1 - Review and validation of codex alimentarius priority allergen list through risk assessment
- Task 2 - Review and establish threshold levels in foods of the priority allergens
- Task 3 - Review and evaluate the evidence in support of precautionary labelling.
- cereali contenenti glutine
- crostacei e relativi prodotti
- uova e ovoprodotti
- pesce e prodotti ittici
- latte e derivati (compreso il lattosio)
- arachidi
- sesamo
- frutta a guscio (mandorle, anacardi, nocciole, noci pecan, pistacchi e noci).
Task 1 - Review and validation of codex alimentarius priority allergen list through risk assessment →
È anche possibile consultare un breve report delle riunioni →
Recentemente è stata resa disponibile la pubblicazione relativa alla Task 2 che si è posta l’obiettivo di fornire pareri scientifici sulla revisione e stabilire livelli di soglia negli alimenti per gli allergeni prioritari. La conoscenza delle dosi minime costituisce, infatti, un requisito fondamentale per valutare il rischio da allergeni. Dopo un'ampia discussione, il comitato di esperti ha raggiunto un accordo sulle dosi di riferimento (RfD).
Task 2 - Review and establish threshold levels in foods of the priority allergens →
Qui è scaricabile la relazione di sintesi →
Per quanto riguarda la Task 3 è al momento disponibile solo il documento di sintesi →
(Fonte: Bruna Moroni, https://www.foodandtec.com/)