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Allergeni alimentari: valutazione quantitativa del rischio

Nuova valutazione delle prestazioni di laboratorio

Allergeni alimentari: valutazione quantitativa del rischio
Allergeni alimentari: valutazione quantitativa del rischio Un recente studio pubblicato sulla rivista peer-reviewed Foods da scienziati del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea evidenzia le complessità coinvolte nell'analisi degli allergeni, in particolare nell'estrazione degli allergeni dai prodotti alimentari.

Questa ricerca si concentra sulla quantificazione delle proteine totali dell'uovo e del latte nei biscotti, un compito essenziale per garantire la sicurezza dei consumatori e la conformità alle normative.

Gli allergeni possono entrare nei prodotti alimentari intenzionalmente o attraverso il contatto incrociato, portando alla presenza involontaria di allergeni (UAP).

Sebbene molti paesi dispongano di quadri normativi per la dichiarazione degli allergeni intenzionali, le linee guida per gli UAP e l'etichettatura precauzionale degli allergeni (PAL) sono spesso incoerenti, riducendone l'efficacia nella protezione dei consumatori allergici.

In risposta, una consultazione di esperti FAO/OMS ha raccomandato un elenco prioritario di alimenti allergenici e dosi di riferimento (RfD) per aiutare nella gestione degli UAP, che sono fondamentali per la sicurezza dei consumatori.

Una quantificazione accurata degli allergeni è fondamentale per proteggere le persone con allergie alimentari.
Per valutare le prestazioni del laboratorio, è stato organizzato un proficiency test (PT), che ha coinvolto 20 laboratori che hanno utilizzato principalmente kit ELISA commerciali e cromatografia liquida-spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS).

I risultati hanno rivelato prestazioni soddisfacenti per la determinazione delle proteine del latte, con l'80% dei partecipanti che ha dimostrato metodologie efficaci.
Tuttavia, la quantificazione delle proteine dell'uovo nei prodotti riscaldati si è rivelata impegnativa, poiché la maggior parte dei laboratori ha riportato valori significativamente inferiori allo standard di riferimento, indicando una diffusa sottostima del contenuto di proteine dell'uovo.

Diversi fattori contribuiscono a queste differenze, tra cui la denaturazione delle proteine dell'uovo durante il trattamento termico, le variazioni nelle tecniche di estrazione e gli anticorpi utilizzati nei kit ELISA.

La mancanza di metodi standardizzati e fattori di conversione per l'analisi LC-MS/MS complica ulteriormente la situazione.
Queste sfide sottolineano la necessità di regolari test di competenza per valutare le prestazioni dei laboratori e aderire alle raccomandazioni dell'OMS/FAO.

Il JRC ha condotto precedenti test valutativi per armonizzare le misurazioni degli allergeni in tutta Europa.
Un PT del 2018 si è concentrato sulle proteine del latte vaccino nei biscotti, utilizzando un misuratore comune per consentire il confronto dei risultati tra diversi laboratori.

Questo approccio è stato ora esteso all'analisi delle proteine dell'uovo e del latte nei biscotti, con risultati che dovrebbero migliorare la preparazione del laboratorio e l'idoneità del metodo.
I risultati evidenziano la necessità di migliorare le strategie di estrazione e lo sviluppo di anticorpi in grado di rilevare meglio le proteine trattate termicamente.

In conclusione, mentre molti laboratori hanno dimostrato la capacità di misurare con precisione le proteine totali del latte vaccino nei biscotti, rimangono sfide significative nella quantificazione delle proteine dell'uovo nei prodotti riscaldati.

L'adozione di kit ELISA ottimizzati e di migliori metodologie di estrazione potrebbe migliorare l'accuratezza analitica.
Il JRC sottolinea l'importanza di regolari test valutativi per mantenere la conformità con l'evoluzione delle linee guida dell'OMS/FAO, garantendo la sicurezza dei consumatori e la gestione efficace degli allergeni alimentari. (Fonte: https://affidiajournal.com/)

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