Traguardo raggiunto per nove aziende vinicole, otto italiane e una estera che, con l’inizio del 2024, hanno concluso l’iter e ottenuto la nuova certificazione Diversity Ark. Obiettivo? Garantire la tutela della biodiversità a tutto tondo senza intaccare la qualità.
Diversity Ark, infatti, si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360° la biodiversità presente in campo.
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La certificazione, registrata presso EUIPO e attestata a livello europeo dall’Ente CSQA, è frutto di anni di collaborazione e ricerca. Oltre a promuovere una maggiore biodiversità, Diversity Ark si impegna a rendere più efficienti e meno onerosi i processi burocratici legati alle certificazioni, favorendo così un’adozione più ampia di pratiche sostenibili.
A tale proposito il Davide Troncon, responsabile della Divisione Foreste & Biodiversità di CSQA Certificazioni, riporta che “lo schema Diversity Ark all’interno del panorama degli schemi di certificazione del mondo vitivinicolo, si propone come elemento positivo di valorizzazione dei prodotti e dei relativi territori.
Lo schema, infatti, contiene alcuni elementi e requisiti innovativi e sfidanti che rappresentano una risposta alla crescente domanda di sostenibilità da parte dei consumatori e della collettività in un settore che spesso viene considerato tra le maggiori fonti di inquinamento e causa di perdita di biodiversità. La strada da percorrere è ancora molta ma l’adesione volontaria da parte di queste aziende virtuose a schemi che si pongono l’obiettivo della sostenibilità fa ben sperare per il futuro”.
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Fonte: Nord Est Economia