EFSA ha pubblicato la rivalutazione del biossido di silicio (E 551), un agente antiagglomerante, che impedisce quindi agli alimenti secchi in polvere di attaccarsi.
È approvato per l'uso in vari alimenti, inclusi gli alimenti destinati a neonati sotto le 16 settimane di età.
L'analisi ha preso in esame la sicurezza del composto anche per tutta la popolazione generale.
Nel 2018 il gruppo di esperti scientifici dell'EFSA aveva già riesaminato la sicurezza dell'E 551.
Questo parere scientifico faceva parte di una più ampia rivalutazione di tutti gli additivi alimentari già autorizzati nell'UE prima del 2009.
All'epoca, il gruppo di esperti aveva concluso che le informazioni disponibili erano insufficienti per caratterizzare adeguatamente l'E 551 e per stabilire una dose giornaliera ammissibile (DGA).
Inoltre non è stato in grado di fornire una valutazione della sicurezza dell'uso dell'E 551 negli alimenti per lattanti di età inferiore a 16 settimane perché le linee guida scientifiche richieste erano ancora in fase di sviluppo.
La Commissione europea ha quindi richiesto una nuova valutazione più approfondita, con particolare attenzione ai rischi per i neonati.
Risultati principali
La rivalutazione ha indicato che, sebbene la biodisponibilità del biossido di silicio sia probabilmente bassa negli esseri umani, i dati attualmente disponibili non permettono di quantificare accuratamente l'assorbimento di questo composto.
Di conseguenza, EFSA ha raccomandato di applicare un margine di esposizione (MOE) anziché fissare una Dose giornaliera ammissibile (DGA).
Dal punto di vista della sicurezza, non sono emerse preoccupazioni significative per nessun gruppo di popolazione, inclusi i neonati, a condizione che vengano seguiti i limiti raccomandati per le impurità, per cui il panel ha suggerito di abbassare i limiti massimi per piombo, mercurio, arsenico, presenti nel biossido di silicio e di fissare un limite massimo anche per l'alluminio. (Fonte: https://www.efsa.europa.eu/)