Le rimozioni di carbonio sono attività che rimuovono e immagazzinano in modo duraturo l'anidride carbonica dall'atmosfera.
Il Consiglio Europeo ieri ha dato il via libera finale a un Regolamento che istituisce il primo quadro di certificazione a livello di UE per gli assorbimenti permanenti di carbonio, la Carbon Farming e lo stoccaggio del carbonio nei prodotti.
Questo quadro volontario agevolerà e incoraggerà le attività di assorbimento di carbonio e riduzione delle emissioni dal suolo di elevata qualità svolte nell'UE, a integrazione di riduzioni durature delle emissioni.
Assorbimenti di carbonio e riduzione delle emissioni dal suolo
Il Regolamento costituirà il primo passo verso l'introduzione nella legislazione dell'UE di un quadro di certificazione completo per gli assorbimenti di carbonio e la riduzione delle emissioni dal suolo.
Aiuterà l'UE a conseguire l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.
Il Regolamento riguarda le seguenti attività in tutta l'UE:
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assorbimenti permanenti di carbonio che catturano e immagazzinano carbonio atmosferico o biogenico per diversi secoli (ad esempio bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio, cattura e stoccaggio diretti del carbonio presente nell'atmosfera)
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attività di stoccaggio del carbonio che catturano e immagazzinano carbonio in prodotti di lunga durata per almeno 35 anni (come i prodotti da costruzione a base di legno)
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attività di Carbon Farming che migliorano il sequestro e lo stoccaggio del carbonio nelle foreste e nei suoli o che riducono le emissioni di gas a effetto serra dal suolo svolte per un periodo di almeno cinque anni (ad esempio rimboschimento, ripristino di torbiere o zone umide, migliore uso dei fertilizzanti).
Criteri per la certificazione
Per essere certificate, le attività di assorbimento del carbonio dovranno soddisfare quattro criteri generali:
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comportare un beneficio quantificato netto in termini di assorbimento del carbonio o in termini di riduzione delle emissioni dal suolo
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essere addizionali, nel senso che devono andare oltre gli obblighi normativi a livello del singolo gestore e necessitare dell'effetto incentivante della certificazione per diventare finanziariamente sostenibili
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mirare a garantire lo stoccaggio a lungo termine del carbonio riducendo al minimo il rischio di rilascio del carbonio
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non arrecare un danno significativo all'ambiente ed essere in grado di apportare benefici collaterali in relazione a uno o più obiettivi di sostenibilità
Inoltre, le attività ammissibili alla certificazione dovranno essere verificate in modo indipendente da organismi di certificazione terzi.
Sistemi di certificazione
Per dimostrare la conformità al Regolamento, gli operatori disporranno di sistemi di certificazione.
Questi saranno soggetti a norme solide e trasparenti in materia di monitoraggio, verifica e comunicazione, allo scopo di promuovere la fiducia nel sistema e garantire l'integrità ambientale.
Saranno inoltre istituiti meccanismi di responsabilità per gli operatori al fine di far fronte a qualsiasi rilascio nell'atmosfera del carbonio catturato.
Registro UE
Quattro anni dopo l'entrata in vigore del Regolamento, la Commissione istituirà un registro elettronico a livello di UE per garantire la trasparenza e la piena tracciabilità delle cosiddette unità certificate, che saranno rilasciate per rispecchiare il beneficio netto in termini di carbonio generato dalle attività certificate di assorbimento del carbonio e di riduzione delle emissioni dal suolo.
Prossime tappe
Il Regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione, diventando direttamente applicabile in tutti gli Stati membri dell'UE.
Contesto
Il 30 novembre 2022, come primo importante passo verso l'ulteriore integrazione dei sistemi di assorbimento del carbonio nella politica dell'UE in materia di clima, la Commissione ha proposto un regolamento che istituisce un quadro volontario dell'UE per certificare gli assorbimenti di carbonio di alta qualità.
Il Consiglio ha adottato il suo mandato negoziale a livello di Coreper il 17 novembre 2023, mentre il Parlamento europeo ha definito la sua posizione il 21 novembre 2023. Dopo tre cicli di negoziati, i colegislatori dell'UE hanno raggiunto un accordo sulla forma definitiva del regolamento il 20 febbraio 2024. (Fonte: https://r.newsletter.consilium.europa.eu/)