Dopo la firma del presidente del Parlamento Europeo e di quella del presidente del Consiglio, la normativa verrà infatti pubblicata sulla Gazzetta Europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo; dopo di che, gli Stati membri avranno due anni per attuare le norme e le procedure amministrative necessarie per conformarsi a questo testo giuridico.
La nuova direttiva imporrà alle aziende – a partire dal 2025 e con gradualità rispetto alla loro dimensione – di verificare le proprie catene di approvvigionamento, in particolare in relazione al rispetto dei diritti umani e alla tutela dell’ambiente, stabilendo anche eventuali sanzioni contro chi violi gli obblighi.
Le norme riguardano non solo le operazioni delle società, ma anche le attività delle loro filiali e quelle dei loro partner commerciali lungo la catena di attività, a valle e a monte, incluso lo stoccaggio e il trasporto.
Le aziende interessate dalla direttiva dovranno inoltre adottare e attuare un piano di transizione climatica in linea con l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
La direttiva si applicherà a seconda delle dimensioni delle imprese seguendo una gradualità legata alle dimensioni aziendali:
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entro 3 anni dalla sua entrata in vigore, alle imprese con più di 5.000 dipendenti e 1.500 milioni di euro di fatturato.
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L’anno seguente verrà estesa a quelle con oltre 3 mila dipendenti e 900 milioni di euro di fatturato,
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per poi applicarsi, quello successivo, alle aziende con più di 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato.
Gli Stati membri dovranno istituire o designare un’autorità di controllo per monitorare ed, eventualmente, sanzionare il mancato rispetto delle norme, ad esempio multando le imprese responsabili di violazioni con ammende pari ad almeno il 5% del fatturato netto globale.
Come riportato da varie fonti, nessuno stato membro si è opposto all’approvazione finale, ma dieci paesi (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Estonia, Lituania, Ungheria, Malta, Austria, Slovenia) si sono astenuti. (Fonte: https://www.supplychainitaly.it/)