Una quindicina di aziende, una produzione annua di quasi 330 mila chili, un fatturato complessivo di n milioni e un’ottantina di addetti. Sono i numeri, alcuni, del Cioccolato di Modica IGP, già inserito nell’elenco dei prodotti a Indicazione geografica protetta (IGP) che ora ha fatto un ulteriore passo avanti con il riconoscimento da parte del ministero dell’Agricoltura del Consorzio di tutela del Cioccolato di Modica: «Viene rafforzata la reputazione del Cioccolato di Modica IGP sul mercato nazionale e internazionale e garantita una tutela ancora più efficace della sua filiera produttiva contribuendo a valorizzare il territorio e a sostenere le piccole imprese locali» spiegano dal ministero.
Ed è, dunque, un’ulteriore tappa per un settore che, nella cittadina in provincia di Ragusa, è destinato a essere sempre più trainante: oggi vengono prodotte quasi cinque milioni di barrette (erano 400mila nel 2015). Intanto viene rafforzata la valorizzazione di quello che è stato il primo cioccolato IGP in Europa soprattutto sul fronte della lotta alla contraffazione: «In particolare nelle vendite on line: è significativo l’abuso della denominazione nei prodotti trasformati – dice il direttore del Consorzio Nino Scivoletto -. Il cioccolato di Modica è infatti impiegato nei lievitati, nei gelati nelle creme e così via. Da ora in poi sarà il Consorzio a rilasciare le autorizzazione e vigilare sulla corretta utilizzazione della denominazione».
Il 16 dicembre, a Roma, sarà presentato il passaporto digitale per il cioccolato di Modica realizzato dalla partnership tra Poligrafico e Zecca dello Stato, CSQA Certificazioni e Fondazione Qualivita cui ha aderito il Consorzio di tutela: prevede un contrassegno personalizzato con una grafica che evoca la specificità del prodotto e realizzata con elementi di sicurezza riconducibili alla stampa di carte per banconote.
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Fonte: Il Sole 24 Ore