È a partire dagli anni 90’ che in Italia si parla di “coaching”. Una professione che man mano si è sempre più diffusa grazie al riconoscimento dell’efficacia di questa disciplina.
Soprattutto nei primi anni 2000 si registrano i cambiamenti più significativi da parte del mercato: una domanda in crescita a fronte di un’offerta che si differenzia per ambito di applicazione.
Il servizio di coaching è finalizzato al potenziamento delle competenze utili a generare apprendimenti e cambiamenti che, attraverso un processo autonomo di apprendimento, permettono alla persona e/o all’organizzazione che ne usufruisce di conseguire risultati relativi a specifici obiettivi personali e professionali.
In sintesi, il coaching è un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti con il coachee (cioè, della persona che utilizza il servizio di coaching) e con l’eventuale committente.
In coerenza con l’Accordo di Lisbona e con la Direttiva Servizi 2006/123/EC, la normazione del servizio di coaching offre un sostanziale contributo all’economia per un mercato senza confini e pone le basi per la definizione della professione.
UNI ha pubblicato di recente la UNI 11601:2024.
Il documento definisce in dettaglio la terminologia e le caratteristiche del servizio di coaching e indica i requisiti per la fornitura di servizi di coaching per:
- orientare e guidare i fornitori dei servizi;
- favorire la scelta informata e consapevole da parte degli utilizzatori dei servizi di coaching (individui, gruppi, organizzazioni profit e non-profit).
Anche Argyrios Dourvas, Presidente AICP – Associazione Italiana Coach Professionisti testimonia: “Per anni abbiamo più di una volta confermato la nostra presenza responsabile – come contributo alla pratica del coaching di qualità in Italia – ad essere parte attiva nel Tavolo UNI. Oggi apprezziamo la nuova norma UNI 11601 “Coaching – Definizione, caratteristiche e requisiti del servizio”. Siamo pronti a divulgare ed applicare la nuova terminologia e le caratteristiche nel servizio di coaching“.
E Alessandro Pegoraro, Presidente Emcc (European Mentoring & Coaching Council) Italia sostiene: “Il coaching e il mentoring sono dei veri e propri “propulsori” dell’economia ma per questo i programmi proposti devono garantire livelli di qualità certificati da autorità indipendenti. Salutiamo con viva soddisfazione il lavoro del Tavolo UNI al quale abbiamo contribuito con la nostra esperienza internazionale“.
Nicoletta Caputo, Presidente A.Co.I. aggiunge: “Da anni l’Associazione Coaching Italia partecipa attivamente alla stesura delle Norme Tecniche sul Coaching.
Il lavoro effettuato in merito all’aggiornamento della Norma Tecnica sul Servizio di Coaching rappresenta una meta importante per il Coaching e la comunità dei Coach Professionisti, permettendo l’ottenimento di una Certificazione rispettosa di principi e criteri che contraddistinguono il Coaching Professionale, sottolineando le notevoli differenze rispetto a tutto ciò che si pone al di fuori di appositi standard di qualità.
Siamo consapevoli e orgogliosi del contribuito che l’Associazione Coaching Italia ha apportato e siamo fiduciosi che il mondo del Coaching Professionale attinga in modo proficuo dai contenuti che, unitamente agli altri componenti del tavolo UNI, abbiamo divulgato attraverso la nuova norma”. (Fonte: https://www.uni.com/)