Si è tenuta questa mattina nella sede di Viacqua a Vicenza la presentazione ufficiale del progetto “LIFE Svolta Blu”, finanziato dal programma comunitario LIFE (101157983 — LIFE23-GIC-IT-LIFESVOLTABLU) con un budget complessivo di 2.025.510 euro.
L’iniziativa si articolerà a partire dal prossimo 1 ottobre 2024 e avrà una durata di 40 mesi.
L’obiettivo cardine del progetto sarà lo sviluppo e la validazione di un sistema di governance volontario di scambio di crediti idrici in grado di promuovere azioni di risparmio e conservazione dell’acqua, come avviene per i crediti di carbonio.
Attori principali di “Svolta Blu” sono Viacqua, che riveste il ruolo di capofila, ANBI Veneto, Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, Fondazione Palazzo Festari Intesa Programmatica d'Area Alto Vicentino, Università degli Studi di Padova con i suoi dipartimenti ICEA (Ingegneria Civile Edile e Ambientale) e TESAF (Territorio e Sistemi Agro-Forestali) e CSQA.
«In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti – ha dichiarato il Presidente di Viacqua, Federico Ginato – serve trovare un equilibrio tra la necessità di acqua sufficiente e di alta qualità per l’approvvigionamento umano, il fabbisogno delle attività agro-industriali e artigianali e il mantenimento degli ecosistemi naturali.
Lo stress idrico è proprio il disallineamento tra l’uso della risorsa all’interno di un bacino idrografico e la capacità del sistema di rigenerarla, che nel nostro territorio è un tema sempre più urgente.
La sfida forse più importante che questo progetto affronta è quella di dare forma ad un nuovo sistema di governance della risorsa idrica, che porti a spostare progressivamente il focus di Viacqua da una gestione limitata ai servizi idrici ad una gestione condivisa a tutela della risorsa idrica.
Per ridurre lo stress idrico è necessario l’impegno di tutta la comunità vicentina. Riteniamo che l’attuazione del dialogo tra diversi attori territoriali su obiettivi comuni in tema di acqua sia uno degli elementi che ha reso particolarmente interessante il progetto agli occhi dell’Unione Europea.»
«Lo scambio di crediti di carbonio ha permesso di mobilitare risorse private per finanziare progetti di riduzione dell’impronta di carbonio e ha contribuito ad incrementare la consapevolezza delle aziende e dei cittadini rispetto all’importanza di misurare e ridurre le emissioni climalteranti. – ha spiegato Paolo Gurisatti, Direttore Fondazione Palazzo Festari Intesa Programmatica d’Area Alto Vicentino. – Allo stesso modo, nel progetto LIFE Svolta Blu, chi investe in azioni di risparmio idrico o di accumulo e ricarica delle falde distribuite sul territorio potrà generare dei “crediti blu” e immetterli in un mercato volontario nel quale chi utilizza l’acqua e intende ridurre la propria impronta idrica potrà acquisirli.»
Nelle prime fase del progetto, con il contributo del dipartimento ICEA dell’Università di Padova, verrà computato il bilancio idrico del territorio vicentino per avere una stima attuale e futura, anche alla luce degli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, della risorsa realmente disponibile e poter così sviluppare una pianificazione sostenibile dei diversi approvvigionamenti.
Sarà fondamentale il coinvolgimento di molti attori territoriali, a partire dagli operatori del settore agricolo, dalle industrie e dagli Enti Locali, in primis con attività di formazione, poi con azioni più operative.
«Preliminarmente a qualsiasi miglioramento nella gestione idrica è necessaria un’analisi oggettiva dello stato attuale dei consumi e degli impatti ambientali correlati all’acqua, secondo la norma ISO 14046.” – ha specificato l’Ing. Irene Grigoletto di CSQA – “Il ruolo di CSQA sarà legato alla verifica del calcolo di tali impatti e dell'applicazione delle buone pratiche tecnico-gestionali e di distretto, per gestire la risorsa e il risparmio idrico.»
Il mondo agricolo è il primo utilizzatore della risorsa idrica nel territorio vicentino e sarà un attore chiave del progetto.
«I Consorzi di Bonifica stanno già sviluppando con gli operatori del settore agricolo iniziative di efficientamento idrico - ha spiegato Alessandro Lunardi, vicepresidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta – ma mancano le risorse per riprodurre su larga scala le sperimentazioni effettuate ad esempio con il progetto LIFE Aquor nel Vicentino alcuni anni fa.»
«Dall’acqua utilizzata per l’irrigazione derivano servizi ecosistemici a beneficio di tutti i cittadini. La ricarica della falda è un esempio delle soluzioni basate sulla natura che Consorzi di Bonifica e mondo dell’agricoltura mettono in campo da anni – spiega Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto –. Abbracciamo il progetto perché mira a far riconoscere il valore di queste azioni, anche attraverso un meccanismo di crediti, in questo caso “blu”, come avviene per i crediti di carbonio.»
Il progetto si propone di mappare l’impronta idrica di oltre 30 realtà locali, tra aziende private, operatori del settore primario ed Enti locali.
Dopo approfondite attività di formazione e sensibilizzazione e grazie all’apporto di Università ed enti certificatori, si dovranno stabilire e standardizzare i parametri per la creazione dei “crediti blu” e l’attribuzione di un equo valore.
Successivamente il modello dovrà essere testato e applicato per validarne l’efficacia sul campo, con l’obiettivo a lungo termine di poterlo replicare in altri contesti in Veneto, in Italia e in Europa.
Dalle prime simulazioni, si potranno recuperare 200.000 metri cubi d’acqua ogni anno.
«I diversi attori presenti nel mercato (aziende, cittadini, stakeholders) mostrano una crescente attenzione e sensibilità verso la produzione e il consumo sostenibile di beni – ha aggiunto Mara Thiene, docente del dipartimento TESAF dell’Università di Padova. - Questa propensione - come emerge da nostri studi anche in altri contesti - può generare una disponibilità a pagare un premium price per prodotti/servizi più sostenibili, che servirà a quantificare il valore economico dei crediti blu. Tale dinamica, unitamente alla volontà di costruire strategie di sostenibilità che riducano gli impatti ambientali delle attività economiche, può motivare le industrie a sviluppare iniziative di efficientamento idrico dei processi produttivi, oppure a finanziare attività svolte da terzi per ridurre la propria impronta idrica.»
LIFE Svolta Blu si propone quindi di aumentare l’interesse e la consapevolezza di imprese e cittadini nei confronti dei temi legati alla gestione delle risorse idriche rendendo al contempo disponibili maggiori risorse finanziarie per realizzare azioni efficaci di risparmio e tutela dell’acqua, con l’obiettivo di proteggere le risorse idriche vicentine in un contesto caratterizzato da uno stress idrico medio-alto.
Scheda progetto
LIFE Svolta Blu è un progetto finanziato dal programma comunitario LIFE-2023-SAP-CLIMA-GOV (Climate Governance and Information) della Commissione Europea.
Il programma LIFE 2023 finanzia attività legate allo sviluppo e all’attuazione delle azioni di finanza sostenibile, in particolare incoraggia progetti che sviluppano o promuovono soluzioni finanziarie innovative che sostengono una transizione giusta, incentivano il consumo e la produzione sostenibili e le soluzioni di adattamento al clima basate sulla natura.
Durata e budget
La durata del progetto è di 40 mesi, a partire dal 1° ottobre 2024 e fino al 31 gennaio 2028.
Il budget complessivo di progetto è di € 2.025.510, con copertura al 60% dal contributo comunitario (pari a € 1.215.306).
Partner
• Viacqua (capofila del progetto)
Gestore del servizio idrico integrato in 67 Comuni vicentini, con un bacino d’utenza di 544mila abitanti. Preleva ogni anno una media di 60 milioni di metri cubi d’acqua che distribuisce nel territorio servito per poi recuperarla, trattarla e depurarla prima di restituirla all’ambiente.
• Fondazione Palazzo Festari Intesa Programmatica d'Area Alto Vicentino (IPA). Svolge attività di coordinamento e integrazione del territorio, promuovendo e diffondendo la cultura locale, effettuando analisi e ricerche e relazionandosi con gli attori, privati e istituzionali, nei campi della formazione e dell'imprenditoria, al fine di accrescere il patrimonio culturale, sociale e umano della comunità dell'Alto Vicentino.
• Associazione Regionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue del Veneto (ANBI-Veneto)
Associa e rappresenta tutti gli 11 Consorzi di bonifica del Veneto che operano nel settore della difesa del suolo e della gestione delle risorse idriche.
• Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta (APV)
L’attività del Consorzio è costituita da tutti quegli interventi finalizzati non solo all’esecuzione delle opere di bonifica idraulica, alla manutenzione ed esercizio dei corsi d’acqua, all’approvvigionamento e tutela delle acque a prevalente uso irriguo, ma anche alla difesa e conservazione del suolo, alla tutela dell’ecosistema agricolo-irriguo e alla connessa salvaguardia ambientale.
• CSQA Certificazioni SRL (CSQA)
Organismo di certificazione a controllo pubblico (Agenzia Veneta per l’innovazione nel Settore primario), attivo nei settori dell'Agroalimentare e Packaging, Sostenibilità, Life Sciences-Sanità e Salute, Servizi Digitali e Sicurezza IT, Servizi Formativi / Tecnici / Turistici / Pubblici, Foreste e Servizi Ecosistemici.
• I dipartimenti ICEA (Ingegneria Civile Edile e Ambientale) e TESAF (Territorio e Sistemi Agro-Forestali) dell’Università di Padova (UNIPD)
Il Dipartimento ICEA raccoglie la tradizione formativa dei tecnici destinati ad operare nel campo dei sistemi di trasporto, dell’idraulica e dell’architettura civile (e il relativo patrimonio culturale).
Il Dipartimento TESAF è fortemente orientato allo studio, alla conservazione, alla gestione efficace e all'uso sostenibile delle risorse agricole, forestali e ambientali.
Obiettivi e finalità
LIFE SVOLTA BLU - Sistema Volontario di crediti per promuovere il risparmio e la conservazione dell'acqua - nasce dalla sfida di trovare un equilibrio tra la necessità di acqua sufficiente e di alta qualità per l’approvvigionamento umano, il sostentamento delle attività agro-industriali e artigianali, e il fabbisogno degli ecosistemi naturali nel contesto sfidante posto dal cambiamento climatico.
Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di aumentare l’interesse e la consapevolezza di imprese e cittadini nei confronti dei temi legati alla gestione delle risorse idriche e a rendere disponibili maggiori risorse finanziarie per azioni efficaci di risparmio e tutela dell’acqua, in sinergia con la strategia dell’Unione Europea per finanza sostenibile e iniziative correlate, attraverso lo sviluppo e la validazione di un modello innovativo e pioneristico.
Prendendo come riferimento il mercato dei crediti di carbonio, il progetto intende replicarlo nel settore idrico, progettando e attivando un sistema di scambio di crediti blu in cui la domanda, cioè chi utilizza l’acqua e vuole ridurre la propria impronta idrica, soddisfa l’offerta, ovvero chi investe in azioni di risparmio, tutela e valorizzazione secondo criteri di equità, trasparenza e convenienza.
Dopo una prima fase diagnostica nella quale verrà sviluppata una strategia di gestione condivisa delle risorse idriche locali sulla base di uno studio di bilancio idrico aggiornato anche rispetto agli scenari climatici futuri, il progetto intende verificare la fattibilità, la validità e la sostenibilità di tale architettura gestionale, ponendo le basi per una sua effettiva attuazione e diffusione nella fase post-LIFE.
Più di 30 organizzazioni, tra cui aziende private, operatori del settore primario e Comuni, saranno direttamente coinvolte nella fase di sperimentazione del sistema proposto, per un risparmio idrico stimato in 200.000 metri cubi all’anno.
Inoltre, il progetto emetterà 40 certificati di impronta idrica, si occuperà di formare più di 120 enti pubblici e privati su risparmio idrico e sostenibilità e sarà costruito in modo da essere replicato in altri territori in Veneto, Italia ed Europa.