La prima forma DOP del formaggio trentino verrà premiata domani a CIBUS 2014 da Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
CSQA ha ottenuto l’autorizzazione a effettuare i controlli per la DOP Puzzone di Moena/Spretz Tzaorì. Per un prodotto alimentare ricevere la Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea significa assicurare al consumatore che le attese sul suo ‘valore’ rispondano effettivamente a quanto dichiarato in termini di provenienza, metodologia di produzione, caratteristiche specifiche di tipicità. La DOP, inoltre, offre garanzie anche ai produttori inseriti in un sistema che prevede condizioni di produzione e di competizione omogenee, grazie anche all’applicazione di modelli e di procedure di controllo trasparenti, preventivamente convalidate.
La prima forma di Puzzone di Moena con marchio DOP sarà presentata domani in anteprima esclusiva a CIBUS 2014 e sarà premiata alle 11.30 da Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, presso lo stand del Ministero. Il Puzzone di Moena (o Spretz Tzaorì in lingua Ladina) ha ottenuto, dopo un processo lungo e molto articolato, la DOP-Denominazione d’Origine Protetta. Questo formaggio di pregio, eccellenza tra i prodotti lattiero-caseari del Trentino, con il sigillo ufficiale dell’Unione Europea, entra di diritto nel paniere di prodotti riconosciuti e tutelati direttamente dall’UE.
Il Puzzone di Moena o Spretz Tzaorì è un formaggio riconoscibile per la crosta umida ricoperta da una patina untuosa, per il particolare odore acuto e per il sapore inconfondibile. Genuino e intensamente aromatico, a pasta semidura e semicotta con crosta lavata, è prodotto tra le vallate alpine cui fanno da sfondo le Dolomiti, recentemente riconosciute ‘patrimonio dell’Umanità’ dall’Unesco. In questa zona di produzione, dove sono ubicati i Caseifici di Predazzo-Moena, della Val di Fassa, della Val di Fiemme e del Primiero (tutti associati al Gruppo Formaggi del Trentino), avviene anche la stagionatura di almeno 90 giorni come da Disciplinare di Produzione. La peculiarità del suo sapore inconfondibile è dovuta al latte ottenuto da bovine che si nutrono sui pascoli più alti con erba e fieno rigorosamente del territorio della Val di Fiemme, di Fassa e del Primiero-Vanoi. Il Puzzone di Moena DOP è un formaggio a prettamente tipico e locale, disponibile per un mercato nazionale e che annovera estimatori in tutto il mondo, dando prestigio a una storia fatta di natura, passione e rigore.
“Con la certificazione del Puzzone di Moena abbiamo raggiunto un traguardo importante. – ha spiegato Luigino Disegna, Presidente CSQA – Sono, infatti, 50 i prodotti DOP, IGP, STG che controlliamo per offrire garanzie a consumatori e produttori su tutti i diversi livelli del processo produttivo: origine, provenienza delle materie prime, localizzazione, tradizionalità. La DOP, infatti, è il marchio che la legislazione europea utilizza per proteggere le produzioni tradizionali e valorizzare le specificità dei prodotti agroalimentari, con il fine di caratterizzare la relazione prodotto-territorio. L’Italia ha il primato per il numero di DOP e IGP registrate, superando il 20% del totale dell’Unione Europea. Aderiscono a queste denominazioni oltre 70.000 aziende agricole e quasi 6.000 aziende di trasformazione.
Un settore quindi strategico in grado di trascinare l’immagine di tutta la produzione agroalimentare italiana. La sfida di CSQA, infatti, è quella di certificare le qualità italiane dell’agroalimentare per inserirle nei circuiti internazionali”.
“L’ottenimento, dopo un lungo percorso burocratico iniziato nel 2003, della Denominazione di Origine Protetta per il formaggio Puzzone di Moena/Spretz Tzaorì – ha detto Franco Morandini, Presidente Associazione per la richiesta della registrazione della Denominazione di Origine Protetta per il formaggio Puzzone di Moena – non è solo un orgoglio per tutti gli allevatori e produttori delle Valli di Fiemme, Fassa e del Primiero ma rappresenta un connubio perfetto tra zootecnia di montagna, territorio e turismo dell’intero sistema Trentino. La volontà di tramandare e preservare questa produzione tradizionale, raggiunta con l’ottenimento della DOP, ritengo sia il giusto riconoscimento a una zootecnia di montagna che quotidianamente si confronta con svantaggi naturali permanenti, quali costi di produzione più alti rispetto a zone di pianura, difficoltà di trasporto e di comunicazione, frammentazione delle aziende e natura morfologica del terreno. Potersi fregiare di una qualità riconosciuta e certificata dal CSQA, identificando la provenienza da una determinata zona di origine sia del latte che del formaggio, dovrebbe consentire al Puzzone di Moena di poter essere apprezzato, oltre che sui mercati locali e nazionali, anche su quelli internazionali grazie al suo sapore deciso, genuino e particolare che lo rendono unico e inconfondibile”.
Parma, 06 maggio 2014