Sembrava che la firma degli ordini esecutivi del nuovo presidente USA dovesse essere il giorno dell’Apocalisse , e invece i dazi non sono stati inseriti», segnala da New York il presidente di Export Usa New York Corp, Lucio Miranda.
Il capitolo però non è chiuso, perché spetterà ad una apposita commissione studiare come procedere paese per paese. E insomma una vera spada di Damocle quella dei dazi che pende sulla nostra agroindustria ma il governo, per ora, ha scelto il profilo basso evitando di incrociare le lame con l`amico Trump.
Tant’è che Giorgia Meloni nel suo avanti e indietro dagli Usa non ne ha mai fatto cenno e anche il ministro dell’Agricoltura, che pure ieri ha toccato l’argomento dazi, la prende molto alla larga sostenendo che la questione andrà affrontata a livello europeo.
«Rispetto agli USA e ad altre aree del mondo – ha spiegato ieri il ministro Francesco Lollobrigida – noi affrontiamo questo tema non solo come un problema di carattere economico, perché continuiamo a spiegare che aumentare il prezzo dei prodotti italiani, che sono prodotti di qualità e che garantiscono benessere e longevità, è un danno che si fa anche alle nazioni che dovessero creare dei problemi in questo senso».
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Fonte: La Stampa