Il Marrone di San Zeno DOP è coltivato nella tradizionale fascia vegetazionale del Castanetum, ciò tra 250 e 900 m s.l.m. nella zona fra il Lago di Garda e il Monte Baldo, in provincia di Verona.
Nella comunità montana del Monte Baldo la castanicoltura ha rappresentato nei secoli passati una risorsa economica importante con i primi riferimenti storici sulla coltivazione del castagno che risalgono al Medioevo.
Il Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno DOP riunisce oggi quarantacinque soci con oltre 30 aziende coinvolte nella produzione annua di circa 300 quintali di prodotto certificato, gran parte del quale anche biologico.
Di recente il Consorzio ha festeggiato i 20 anni dal riconoscimento europeo.
«Siamo molto orgogliosi di tagliare il traguardo dei 20 anni della DOP con il nostro prodotto che ha un’antica tradizione e continua ad essere apprezzato e ricercato proprio qui dove si coltiva”, commenta il presidente del Consorzio del Marrone di San Zeno Simone Campagnari che aggiunge “L’attività del Consorzio e dei produttori negli anni è stata, tra le altre, quella di recuperare piante di notevole importanza storica e colturale che possono contare più di 400 anni.
Infatti, è preferibile recuperare i vecchi castagni anziché piantarne di nuovi poiché ci vogliono circa venti anni per la loro produzione: chi pianta castagni lo fa per i figli perché saranno loro a raccoglierne i frutti».