L’organismo è autorizzato ai controlli su una filiera certificata frutto del lavoro di oltre 40 produttori, 14 stagionatori e 795 aziende agricole zootecniche
CSQA riconfermato come ente di certificazione per il Consorzio di tutela del formaggio Montasio DOP. A rinnovare l’autorizzazione l'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF), dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare (Masaf).
Il Montasio DOP, tipico formaggio friulano a pasta cotta semidura che prende il nome dall’omonimo altopiano situato nelle vette delle Alpi Giulie, rappresenta l’ottava filiera del settore formaggi italiani certificati, con una produzione di circa 800 mila forme di prodotto DOP all'anno che generano un valore al consumo di 65 milioni di euro, frutto del lavoro di oltre 40 produttori, 14 stagionatori e 795 aziende agricole zootecniche sul territorio. In crescita, negli ultimi anni il dato dell’export che sfiora il 7% della produzione per un valore che supera i 4 milioni di euro (Dati Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio).
Un’eccellenza che rappresenta l’unica DOP nel settore lattiero-caseario del Friuli-Venezia Giulia e contribuisce in maniera sostanziale al paniere regionale dei prodotti “food” certificati che conta 7 Indicazioni Geografiche food per un valore alla produzione di 359 milioni di euro (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).
A difesa e tutela della produzione è preposto dal 1984 il Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio impegnato nella promozione, valorizzazione e tutela della qualità del prodotto, vigilando e verificando che la produzione sia sempre conforme al Disciplinare della DOP. Diverse le attività messe in campo dal Consorzio focalizzate sulla valorizzazione della marca, sulla qualità, autenticità e unicità del Montasio attraverso campagne mirate, sia verso la GDO del nord Italia sia dell’Austria. Tra le azioni anche la divulgazione scientifica, un’attività di ricerca per il rafforzamento della tipicità in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e la valorizzazione del sigillo “Quality Gold”, il marchio di qualità “superiore” impresso a fuoco nelle forme, dopo che gli esperti del Consorzio ne certificano la “perfezione” dopo 100 giorni di lenta e controllata stagionatura.
In questo senso si conferma la scelta di CSQA per i controlli in nome della qualità certificata, come massima garanzia al consumatore dei valori espressi dal territorio di origine e dai valori nutrizionali del prodotto DOP. “Proseguire con le ispezioni da parte di CSQA, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni Geografiche, consente di mantenere alta l’asticella dei controlli” – sottolinea Valentino Pivetta, Presidente del Consorzio di tutela del Montasio DOP. La qualità di un prodotto non può prescindere da una costante attività di controllo ed è proprio grazie agli attenti, puntuali e approfonditi esami che il nostro formaggio vanta elevati standard di qualità e genuinità, sempre rivolti alla tutela dei consumatori”.
“La nostra conferma quale Organismo di controllo del Montasio DOP” – afferma Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA – “è il risultato del lavoro svolto sul fronte della garanzia di questo formaggio a pasta dura e cotta, prodotto esclusivamente con latte vaccino; un’eccellenza con una lunga storia risalente al 1700, quando i monaci dell’Abbazia di Moggio Udinese ne affinarono la tecnica di produzione. Il Montasio è l’espressione della sua terra d’origine, un prodotto dal gusto profondo che coniuga bontà a virtù di autenticità, naturalità e sostenibilità. Siamo felici di proseguire sul percorso intrapreso e della rinnovata fiducia nella nostra società sul fronte della valorizzazione di prodotti a denominazione di origine”.
Il Montasio DOP conferma il valore del portfolio prodotti DOP IGP certificato da CSQA, che comprende ad oggi 74 Indicazioni Geografiche: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo sostenibile delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del Made in Italy e della vocazione dei territori.