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Piave DOP, dalle Dolomiti bellunesi una filiera da 17 mln

CSQA confermato per effettuare i controlli sulle oltre 1.900 tonnellate della filiera certificata

Piave DOP, dalle Dolomiti bellunesi una filiera da 17 mln

Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop: “priorità alla promozione sui mercati e alla formazione degli operatori”

Piave DOP, dalle Dolomiti bellunesi una filiera da 17 mln L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf) ha rinnovato l’autorizzazione, con Decreto Ministeriale, a CSQA ad effettuare i controlli per la Denominazione di Origine Protetta Piave per i prossimi tre anni.
 
Il formaggio Piave DOP è una delle più importanti eccellenze casearie che contribuiscono al ricco paniere dei prodotti tutelati del Veneto, una regione che - esclusivamente in ambito food - può vantare 36 prodotti DOP IGP per un valore economico pari a 433 milioni € generato dal lavoro di 3.767 operatori (Dati Rapporto Ismea-Qualivita 2022).

Nato dall’antica tradizione dell’arte casearia domestica, il Piave DOP può contare oggi su una filiera da 1.900 tonnellate di produzione certificata, di cui il 12% destinato all’export e 155 operatori capaci di generare 17,1 milioni € di valore alla produzione (Fonte Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop).

Dal 2010 il Consorzio per la Tutela Formaggio Piave Dop salvaguardia e valorizza questa eccellenza con progettualità in Italia, Germania, Belgio, Stati Uniti, Canada e da quest’anno anche Cina e Giappone. L’obiettivo, declinato sui diversi target, è sempre diffondere la conoscenza della DOP Bellunese e il suo legame con il territorio, evidenziandone le caratteristiche organolettiche e gustative e suggerendo nuove modalità di utilizzo in cucina.

Fondamentali sono le attività di formazione rivolte agli operatori, attraverso degustazioni guidate, masterclass e walkaround tasting, e l’utilizzo di strumenti di comunicazione moderni capaci di raggiungere un vasto pubblico.

La scelta di riconfermare CSQA, organismo di certificazione leader in Italia nel campo delle Indicazioni Geografiche, è dettata dalla volontà di continuare un percorso di tutela iniziato 13 anni fa, come afferma Modesto De Cet, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop: “Dal 2010 l’impegno del Consorzio è di valorizzare e tutelare questo formaggio, in Italia e all’estero, e con la riconferma di CSQA rinnoviamo l’impegno costante ed imprescindibile di garantire ai consumatori e agli operatori una filiera certificata e controllata”.

“La nostra conferma quale Ente di controllo del Piave DOP - sottolinea Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA - è il risultato del lavoro svolto sul fronte della garanzia di questo formaggio a pasta cotta e dura la cui zona di produzione interessa l’intero territorio della provincia di Belluno. Un’eccellenza che nasce ai piedi delle cime dolomitiche tra boschi e vallate ricche di pascoli, un ambiente da secoli vocato all’allevamento del bestiame da latte e frutto dell'esperienza dei mastri casari locali che ancora oggi lo producono nel rispetto delle metodologie tradizionali. Siamo orgogliosi di proseguire sul percorso intrapreso e della rinnovata fiducia in CSQA sul fronte della valorizzazione di prodotti a denominazione di origine”.

Il Piave DOP conferma il valore del portfolio di prodotti DOP IGP certificato da CSQA, che conta 79 Indicazioni Geografiche: un dato che sottolinea la volontà di accompagnare sempre di più lo sviluppo delle filiere agroalimentari di qualità, simbolo del made in Italy e della vocazione dei territori.

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