Sette imprenditori, appartenenti all’Associazione Grandi Cru di Montefalco, hanno lanciato il progetto New Green Revolution: un protocollo di produzione vitivinicolo attraverso cui sviluppare un sistema di sostenibilità ambientale, sociale ed economica che rappresenti un vantaggio competitivo per le aziende e per il territorio in cui operano.
Questo protocollo, il primo in Italia nato da una sinergia di diverse società, si candida a essere il modello di riferimento per altre realtà imprenditoriali che vogliono certificare la sostenibilità delle loro attività.
Le aziende che hanno deciso di intraprendere questo percorso sono: Arnaldo Caprai, Az. Agr. Adanti, Soc. Agr. Antonelli San Marco, Az. Agr. Antano, Soc. Agr. Perticaia, Az. Agr. Scacciadiavoli, Az. Agr. Tabarrini, tutte appartenenti al territorio di Montefalco. Solo su questa preziosa terra, infatti, cresce, da più di quattrocento anni, l’uva Sagrantino, un vitigno unico nel mondo alla base di un grande rosso omonimo: il Sagrantino di Montefalco, Docg dal 1992.
Sarà concesso in uso un marchio collettivo (New Green Revolution), di proprietà dell’Associazione Grandi Cru di Montefalco, a tutte quelle aziende vitivinicole del territorio che adotteranno e rispetteranno i requisiti contenuti nel seguente decalogo:
2. Riduzione uso risorse;
3. Conservazione del paesaggio e della biodiversità;
4. Tracciabilità dei prodotti;
5. Rispetto e sicurezza del lavoro;
6. Benessere dei fruitori e dei visitatori;
7. Dialogo con i clienti;
8. Impegno nella comunità locale;
9. Sostenibilità economica e innovazione;
10. Registrazione delle attività.
Questo permetterà di monitorare la qualità e l’impatto delle attività aziendali in modo oggettivo, rigoroso e misurabile.
Il progetto si è sviluppato in due fasi di lavoro:
- la prima fase ha riguardato il reperimento e l’analisi dei dati di gestione dei vigneti ed è stata coordinata dal prof. Leonardo Valenti dell’Università di Milano,
- la seconda fase ha riguardato lo sviluppo del protocollo di produzione e dei relativi criteri di adempimento, ed è stata elaborata dal dott. Marco Montanari di Anima Mundi.
Al fine di conferire la giusta riconoscibilità al percorso virtuoso svolto e di garantire sull’effettivo impegno delle aziende, l’Associazione Grandi Cru di Montefalco ha incaricato CSQA Certificazioni di procedere alla certificazione del “Sistema di Gestione e Concessione del Marchio New Green Revolution”.
Il sistema di certificazione prevede la valutazione da parte dell’Associazione di tutte le aziende che richiederanno il logo sulla base di una serie di criteri di adempimento che specificano i punti elencati nel decalogo.
Verrà inoltre attribuito un punteggio per ciascun criterio di adempimento in modo tale da identificare il livello di conformità raggiunto. Questo permetterà alle aziende di classificare il proprio livello e di focalizzare gli sforzi per il miglioramento dello stesso. CSQA rilascerà alle sole aziende verificate un attestato che riporta il livello raggiunto.
Le aziende concessionarie del marchio dovranno poi impegnarsi a rispettare il livello raggiunto accertato dall’Associazione, che si occuperà di verificare periodicamente il livello di conformità raggiunto per ciascun criterio.
“È un grandissimo piacere - ha dichiarato Pietro Bonato, Direttore Generale CSQA Certificazioni - aver intrapreso in collaborazione con l’Associazione Grandi Cru di Montefalco questo interessante e innovativo percorso di certificazione, che coinvolge le aziende del territorio di Montefalco.
Il nostro lavoro consiste nel dichiarare la conformità di un’azienda a uno standard di riferimento sia per soddisfare le richieste sempre più esigenti del consumatore sulle caratteristiche del prodotto che acquista, sia per valorizzare i modelli gestionali, cioè il modo di lavorare di un'organizzazione. Il settore vitivinicolo è per noi molto importante, tant’è che con Valoritalia siamo la società leader in Italia nelle attività di Controllo effettuate su autorizzazione del MIPAAF sui vini DO e IG e sui vini da tavola con indicazione del vitigno e/o dell’annata”.
“Le performance positive nel sistema agricolo, e in particolar modo in viticoltura, - ha detto Marco Caprai, Presidente Confagricoltura Umbria e dell’Associazione Grandi Cru Montefalco - senza tecnica e ricerca non vanno lontano. Occorre indicare una strada per il territorio anche in termini di sviluppo, perché è sì importante migliorare il sistema nazionale ma è fondamentale essere più competitivi a livello locale.
Il Vino produce ricchezza ma innanzitutto la produce laddove i territori prendono coscienza di questa sfida l’uno per l’altro. Il valore della produzione enologica va ben al di là dei confini in cui si realizza se tutto questo viene accompagnato da una visione nel territorio di tipo sociale, economica e ambientale al servizio dell'impresa”.
Il progetto Montefalco 2015 è nato con l’obiettivo di realizzare un modello di sviluppo capace di rappresentare l’Italia all’Expo Mondiale di Milano.
L’attività partita nel 2009 è stata finanziata con la misura 1.2.4 del P.S.R Regione Umbria 2007/2013 per il trasferimento di innovazione in agricoltura.