Il Consorzio Boschi Carnici (ente del Friuli Venezia Giulia) ha ottenuto la prima certificazione in Italia in conformità allo standard PEFC ITA 1001-SE:2021 – ALLEGATO 1: CARBONIO FORESTALE: STOCCAGGIO, ASSORBIMENTO E NON EMISSIONE, il nuovo standard di certificazione dei servizi ecosistemici legati al carbonio forestale.Tale certificazione attesta e avvalora le buone pratiche del Consorzio, quali:
- l’aumento della biomassa in fustaia,
- l’attuazione di rimboschimenti o da attività di antincendio boschivo finalizzati alla non emissione in atmosfera o allo stoccaggio di tonnellate di carbonio.
A soli 6 mesi dalla decisione del Consiglio di Amministrazione di intraprendere il percorso di certificazione dei Servizi Ecosistemici legati al carbonio forestale è giunta, per il Consorzio, la prestigiosa certificazione da parte di CSQA che pone l’ente quale punto di riferimento regionale nei servizi ecosistemici.
“Fin da subito ho creduto nell’esigenza di valorizzare il patrimonio forestale amministrato per gli importanti servizi svolti a beneficio della collettività” dichiara soddisfatto per il traguardo il presidente Luigi Cacitti. “E’ un risultato che mi riempie di soddisfazione, condiviso con la regione, con l’Assessore regionale alle risorse forestali del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier, e che giunge a conclusione di un ciclo di incontri di vallata in cui abbiamo coinvolto gli amministratori locali e i portatori di interesse nel percorso da noi intrapreso, nella convinzione che solo aumentando la base di conoscenza e facendo sistema si possa lavorare per lo sviluppo del territorio”.
La soddisfazione di Cacitti va anche all’eccellente lavoro svolto dal gruppo di lavoro che, all’interno degli uffici, con curiosità ed entusiasmo ha intrapreso un percorso di formazione nuovo, rivolto a auditor e consulenti con lo specifico obiettivo di porsi quale anello di congiunzione tra proprietari boschivi e organismo di certificazione, per poi mettere rapidamente a frutto le conoscenze acquisite nella vasta “palestra” della proprietà consorziale.
La sfida ora è di fornire supporto professionale alla certificazione dei Servizi Ecosistemici al resto della Carnia e contribuire all’attivazione di un mercato dei crediti di carbonio su base volontaria a “chilometro 0”.
Davide Troncon, responsabile degli schemi forestali di CSQA, sottolinea l’importanza di questo traguardo, che si aggiunge a quello ottenuto lo scorso anno dalla Foresta Regionale Demaniale del Cansiglio, gestita da Veneto Agricoltura, per i Servizi Ecosistemici per la Biodiversità.
È ora il turno della certificazione del terzo aspetto dei Servizi Ecosistemici, quello relativo alla “Valorizzazione delle funzioni turistico ricreative e all’idoneità al benessere forestale”, che completa il set dello standard PEFC – SE e al quale è rivolta ora tutta l’attenzione.
Troncon aggiunge “È importante e significativo che le prime certificazioni dei Servizi Ecosistemici siano state adottate da strutture di natura pubblica, si tratta di un buon esempio che va nella direzione di sensibilizzare la collettività sull’importanza della tutela e della valorizzazione delle funzioni che la Natura assolve a beneficio dell’uomo, in un momento in cui crisi climatica, siccità e perdita di biodiversità ne fanno avvertire l’irrinunciabile necessità”.