
Il 25% dei prodotti acquistati da Unicoop Firenze (pari a un valore di 430 milioni di euro l’anno) proviene infatti da fornitori toscani. “Rispetto alle altre imprese commerciali presenti nella nostra Regione – spiega Luca Braccesi, direttore acquisti in Unicoop Firenze – il peso dei prodotti locali è doppio nella nostra cooperativa e genera circa 5.200 posti di lavoro.
Oltre 700 imprese del territorio (corrispondenti al 34% sul totale dei fornitori) sono legate all’indotto produttivo. Molte sono piccole aziende e forniscono pochi negozi vicini, a riprova di un legame diffuso e capillare.
Più di 5.500 prodotti provengono da terreni, laboratori artigianali e stabilimenti presenti sul territorio regionale: molti sono prodotti tipici toscani, quindi di filiera DOP, IGP (Doc, Docg, Igt), Pat e sono evidenziati in tutti i nostri punti vendita dal marchio ‘Prodotto in Toscana’”.
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Rientrano tra questi esempi virtuosi anche la filiera del pesce e il Pat-Pescato arcipelago toscano.
“Sì certo. Il marchio identifica un progetto di Unicoop Firenze nato nel 2008 per valorizzare la qualità del pesce locale, con una filiera controllata e corta. Il marchio Pat identifica vari aspetti: la zona di pesca che va da Capalbio a Bocca di Magra, nelle 6 miglia prospicenti la costa e le isole dell’arcipelago; il giorno di pesca (che deve essere precedente alla vendita); il peschereccio e il capitano. Questo processo è certificato da un ente terzo CSQA che annualmente verifica il rispetto di tutti i passaggi.
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Fonte: Quotidiano Nazionale