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Alimenti, la UE definisce i metodi per le analisi microbiologiche

Dovranno essere utilizzati dagli Stati Membri dal 2 ottobre 2024

Alimenti, la UE definisce i metodi per le analisi microbiologiche

Alimenti, la UE definisce i metodi per le analisi microbiologiche La Commissione Europea ha pubblicato Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/2463 nel quale ha definito i metodi da utilizzare per l'analisi microbiologica dei campioni alimentari ufficiali.

Il Regolamento entrerà in vigore il 2 ottobre prossimo ed è obbligatoriamente applicabile in tutti gli Stati Membri.

In Europa non esiste una normativa specifica sui metodi da utilizzare per le analisi di laboratorio nel contesto dei controlli ufficiali volti a verificare la conformità al regolamento (CE) n. 2073/2005. 
Questa situazione - afferma la Commissione Europea- potrebbe incidere negativamente sulla qualità dei controlli ufficiali e dei prodotti alimentari nonchè creare distorsioni della concorrenza. 
Ecco perchè la Commissione ha ritenuto opportuno intervenire con il Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/2463.

Metodi ufficiali e alternativi in deroga

Il nuovo regolamento prescrive che -nell’analisi dei campioni prelevati durante i controlli ufficiali - i laboratori ufficiali utilizzino i metodi di analisi indicati nell’allegato I del regolamento (CE) n. 2073/2005 per L. monocytogenes, Salmonella, E. coli, ecc.

In deroga, le autorità competenti possono autorizzare i laboratori ufficiali a utilizzare metodi di analisi alternativi, compresi metodi proprietari, a condizione che tali metodi di analisi alternativi siano validati.

Quindi i metodi alternativi " proprietari", dovranno essere certificati da un organismo di certificazione indipendente, a dimostrare che la garanzia del processo di produzione del fabbricante è stata valutata e che viene sottoposta, almeno ogni cinque anni, a una rivalutazione.

Il contesto

I prodotti alimentari (carne e prodotti a base di carne, latte e prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di uova, prodotti della pesca, ortaggi, frutta e derivati) non devono contenere microrganismi, né loro tossine o metaboliti, in quantità tali da rappresentare un rischio inaccettabile per la salute umana.

Gli operatori del settore alimentare devono adottare procedure di autocontrollo (HACCP) per rispettare i criteri microbiologici -riguardo a batteri,  virus,  lieviti,  muffe, ecc.- definiti dal regolamento 2073/2005.

Nell'ambito dei controlli ufficiali, le autorità competenti devono designare i laboratori ufficiali cui far effettuare analisi, prove e diagnosi di laboratorio a partire dai campioni prelevati durante i controlli.
Con il nuovo regolamento (UE) 2024/2469 vengono individuati i metodi di analisi che i laboratori ufficiali devono utilizzare. (Fonte: https://www.anmvioggi.it/)

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