Che cosa significa linguaggio neutrale? E soprattutto, come applicarlo?Per dare risposte chiare e semplici UNI ha pubblicato "Comunicazione inclusiva. Linee guida per la Parità di genere nel linguaggio", nella convinzione che un utilizzo consapevole delle parole possa contribuire concretamente a quel cambiamento culturale che tutti auspichiamo.
La nostra bella lingua italiana non è “neutrale”.
La sua grammatica, infatti, non prevede il genere neutro come invece alcune lingue del passato (per esempio il latino) o del presente (l’inglese).
Inoltre, in un contesto storico e socioculturale non certo orientato al tema dell’inclusione, il linguaggio ha da sempre rappresentato un veicolo – anche inconsapevole – di una visione del mondo fortemente declinata al maschile.
Lo testimoniano, ad esempio, i termini che designano i mestieri: sebbene la lingua italiana preveda la loro declinazione anche al femminile, il loro utilizzo non è così usuale. Si dice che “suona strano”, quando invece si tratta di un pregiudizio legato a una cultura tipicamente patriarcale che fatica a includere le donne, non solo nel linguaggio ma all’interno della società stessa.
Da qui l’esigenza di spingere le persone ad un uso delle parole che rispecchi concretamente la parità di genere.
È per questo che UNI ha realizzato questo documento per innescare – al proprio interno ma anche all’esterno dell’organizzazione stessa – questo importante cambiamento. “… Le parole contribuiscono a garantire inclusione, equità, pienezza di ruolo per ogni persona, indipendentemente dal suo genere, in un mondo fatto bene ….” testimonia Gianna Zappi Vice Direttrice Generale Sostenibilità e Valorizzazione di UNI.
Il documento, liberamente scaricabile, contiene indicazioni utili e riferimenti a formule ed esempi pratici da usare correntemente nella realizzazione di ogni tipo di documento (non solo tecnico-specialistico – norme, Prassi di Riferimento, Rapporti Tecnici, ecc. – ma più comunemente divulgativo). A concludere il lavoro un riferimento bibliografico a testi importanti nella sezione “per saperne di più”.
L’intento di UNI è, dunque, quello di raccogliere la sfida per realizzare una società più inclusiva, passando anche attraverso il linguaggio e un modo “nuovo” e consapevole dell’utilizzo delle parole.
Un linguaggio che non esclude, che non limita ma che anzi pone ogni persona al centro senza discriminazioni di genere, etnia o abilismo, e che può contribuire a rompere quelli che sono i pregiudizi e gli stereotipi che le parole hanno costruito nel tempo. (Fonte: www.uni.com/)