Si tratta di un progetto che punta a dare un boost di innovazione al comparto ortofrutta della Gdo, creando isole, destinate a diventare sempre più ampie e assortite, di referenze accomunate dall’essere a residuo zero, in linea con la crescente domanda del mercato di prodotti genuini, a filiera corta e controllata e sempre più “naturali”.
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La O.P. Consorzio Funghi di Treviso ha lavorato per acquisire la certificazione Residuo Zero, rilasciata dall’ente certificatore Csqa ai prodotti che garantiscono il Residuo Zero, rispetto al limite di 0,01 mg/Kg, per i fitofarmaci ammessi sulla coltura (Csqa Dtp 021 Cert. n. 23765). Quelli della O.P. trevigiana sono i primi funghi a Residuo zero certificati Csqa in Italia.
Fonte: Distribuzione Moderna