CSQA CERTIFICA LA SUPERFICIE FORESTALE PIU' PICCOLA DEL MONDO
È pari ad appena 7 ettari la superficie forestale certificata PEFC-Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, da CSQA, ente leader a livello nazionale nel settore della certificazione. È il terreno certificato più piccolo al mondo.
Il “Gruppo di Valorizzazione del Legno delle Piccole Dolomiti” ha ottenuto da CSQA la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile secondo lo schema PEFC. La certificazione di questo Gruppo (con i boschi cresciuti sulla catena prealpina vicentina) va ad aggiungersi alle 27 già esistenti corrispondenti a oltre 824.000 ettari, equivalenti alla superficie di tutta l’Umbria.
La rilevanza di questa nuova certificazione è legata alla strategicità del territorio per due fattori fondamentali:
- da quest’area si otterrà pregiato legno di acero, tiglio, frassino e castagno per il mercato locale costretto, fino a oggi, ad approvvigionarsi di materiale certificato dal mercato estero;
- si tratta di un esempio di valorizzazione e di corretta gestione del territorio, che potrebbe configurarsi come traino per altre realtà simili.
Il progetto è stato finanziato dal mondo imprenditoriale e, in particolare, da un gruppo di aziende appartenenti al “Consorzio Legno Veneto” e guidate da Montagna Flli srl di Montecchio Maggiore (Vi) e da Profilegno srl di Quinto Vicentino (Vi). Quest’ultima si è già distinta in passato per la sua attività di valorizzazione del castagno locale nella ristrutturazione della pavimentazione in legno di Villa Thiene a Quinto Vicentino. (Fonte: www.pefc.it)
PEFC-Programme for Endorsement of Forest Certification schemes
PEFC è una Certificazione Forestale che si fonda sul rispetto dei criteri e degli indicatori definiti nelle Conferenze Ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa (Helsinki 1993, Lisbona 1998). Tra gli obiettivi: conservare la foresta come habitat per animali e piante, mantenere la funzione protettiva delle foreste nei confronti dell’acqua, del terreno e del clima, tutelare la biodiversità, verificare l’origine delle materie prime legnose, prevedere che le piante vengano tagliate rispettando il naturale ritmo di crescita della foresta e che le aree vengano rimboschite o rigenerate e rinnovate naturalmente, tutelare i diritti e la salute dei lavoratori, favorire le filiere corte e garantire i diritti delle popolazioni indigene e dei proprietari forestali.
Lo schema PEFC certifica tutta la filiera legno
Nella fase produttiva CSQA certifica con lo schema GFS-Gestione Forestale Sostenibile (Sustainably Managed Forest) e valuta la gestione e l'uso delle foreste e dei terreni forestali in un'ottica di sviluppo sostenibile.
Nella fase di trasformazione del prodotto l’ente si occupa di certificare secondo lo schema CoC - Catena di Custodia (Chain of Custody). È necessario garantire la rintracciabilità della materia prima legno certificata all'interno del processo di trasformazione e mantenere inequivocabile la provenienza da foreste certificate.
CSQA, oltre all'accreditamento PEFC, ha ottenuto l'accreditamento ACCREDIA sia per la Gestione Forestale Sostenibile che per la Catena di Custodia PEFC.
“La PEFC - ha detto Pietro Bonato, Direttore Generale e AD di CSQA - è una garanzia che la materia prima legnosa, utilizzata per carta e prodotti in legno, derivi da foreste gestite in maniera sostenibile e certificate secondo principi specifici. Ci auguriamo che questa certificazione sia sempre più diffusa perché utilizzare il marchio PEFC sui prodotti certificati, sia per la GFS- Gestione Forestale Sostenibile che per la CoC - Catena di Custodia, significa acquisire maggiore visibilità e credibilità, con conseguente accesso sui mercati internazionali”.
“Questa che rappresenta la più piccola superficie certificata al mondo è un’eccellenza che deve essere segnalata anche per un’altra situazione - ha commentato Antonio Brunori, Segretario Generale del PEFC Italia - e cioè per la volontà di imprenditori locali di dare un valore aggiunto alle risorse naturali del proprio territorio, invece di cercarlo in altri Paesi, talvolta lontani migliaia di chilometri. Investire per promuovere le filiere corte, riducendo l’inquinamento e incrementando il valore aggiunto e la tutela dei boschi del proprio territorio rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che fa onore a questi imprenditori del settore legno. E visto che è legno certificato per la gestione sostenibile dei boschi d’origine, ci sono tutte le garanzie per promuovere anche delle politiche di acquisti verdi da parte delle Amministrazioni Pubbliche venete, implementando le direttive europee sul GPP, troppo spesso disattese anche a livello nazionale”.