Questo rapporto tecnico contiene un’analisi di buone pratiche di economia circolare di organizzazioni italiane. Le buone pratiche sono suddivise in macro-aree di applicazione sulle quali sono state analizzate le performance e gli impatti delle organizzazioni selezionate (ad esempio: prodotto come servizio, estensione ciclo di vita del prodotto, utilizzo dei sottoprodotti). Il documento tratta anche dei miglioramenti quantitativi e qualitativi attesi e della replicabilità.
Il documento si basa su un’ampia prospettiva di valutazione di efficacia della buona pratica, includendo aspetti differenziati sotto cui esaminare i casi presentati e le organizzazioni proponenti. Tali criteri hanno riguardato, tra gli altri, aspetti come l’innovatività in termini organizzativi e di business delle soluzioni, il livello tecnologico, la loro magnitudo, la loro replicabilità oltre alla loro ricaduta ambientale e sociale.
Accanto a tale sistema di valutazione si sono inoltre associate valutazioni di congruenza con i principi dell’economia circolare, nell’ottica del life-cycle thinking.
Il documento vuole quindi rappresentare un elemento di indirizzo nella identificazione di strade attuative e di criticità nell’implementazione dell’economia circolare da parte delle organizzazioni identificando modalità correnti, possibili approcci da replicare nello stesso o in altri settori e infine barriere all’implementazione.
Il rapporto tecnico fornisce:
- le indicazioni sulle tecnologie o metodologie maggiormente adottate, a beneficio degli stakeholder tecnici;
- la descrizione di come le BP siano sviluppate a livello italiano e quali siano le loro potenzialità e limiti, a beneficio degli stakeholder sociali;
- la descrizione di alcuni mercati esistenti e dei benefici economici attesi, a vantaggio degli stakeholder di mercato;
- il supporto per la definizione di pratiche legislative per favorire l’economia circolare, a beneficio degli stakeholder istituzionali.
L’economia circolare è un approccio sistemico e collaborativo che coinvolge gli stakeholder secondo l’approccio a quadrupla elica: pubblica amministrazione, imprese, terzo settore, società civile. (Fonte: https://www.uni.com/)