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Giornata delle Foreste 2025, il nuovo standard PEFC EUDR

Tracciare e geolocalizzare l'intera filiera dei prodotti a deforestazione zero

Giornata delle Foreste 2025, il nuovo standard PEFC EUDR
Giornata delle Foreste 2025, il nuovo standard PEFC EUDR Con il tema "Foreste e cibo", per evidenziare il ruolo vitale delle foreste per la sicurezza alimentare, la nutrizione e il reperimento dei mezzi di sussistenza, si celebra oggi la Giornata internazionale delle foreste, proclamata nel 2012 dall'Onu e che ricorre ogni anno il 21 marzo.

Nell'occasione, Pefc Italia ricorda come gli ecosistemi forestali forniscano cibo, combustibile, reddito e occupazione, proteggendo al contempo la fertilità del suolo, le risorse idriche e la biodiversità.

Per alcune comunità, in particolare quelle dei Popoli Indigeni, le foreste sono letteralmente motivo di sopravvivenza ma, in senso più generale, le foreste si prendono cura di tutti gli abitanti della Terra, immagazzinando carbonio e contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

La Giornata delle Foreste è dunque il momento ideale per riflettere sull’importanza delle normative in corso di approvazione, o già approvate in Europa, e sull'impatto che le scelte alimentari e di consumo dei cittadini hanno sull’ambiente.

Particolarmente rilevante è il Regolamento dell’Unione Europea sui prodotti a deforestazione zero (EUDR), operativo dal 30 dicembre 2025, che rappresenta un passo significativo verso il contenimento di pratiche estremamente dannose.

La EUDR ha l'obiettivo di contrastare la produzione e il consumo di materie prime e prodotti derivati dalla deforestazione e dal degrado forestale, riducendo le emissioni di gas a effetto serra e proteggendo la biodiversità.

Il regolamento si applica dunque a un'ampia gamma di prodotti in legno (tra cui legname segato, materiali a base di legno, carta e mobili) ma anche alla gomma e a prodotti alimentari come l'olio di palma, la soia, il caffè, il cacao e la carne bovina e tutti i loro derivati.

Secondo i dati raccolti in un articolo pubblicato su Global Environmental Change, il 29-39% delle emissioni di CO₂ è riconducibile al commercio internazionale, in particolare di prodotti come carne bovina e olio di semi, un dato che contribuisce in modo significativo alla crisi climatica.

Basta pensare che ⅙ dell'impronta di carbonio prodotta dalla dieta alimentare media di un consumatore dell’Unione Europea afferisce alle emissioni da deforestazione.

La EUDR ha dunque il complesso compito di disciplinare immissione, messa a disposizione e relativa esportazione nel mercato UE di tutti quei prodotti associati a deforestazione e degrado forestale.
Tutto questo può avvenire solo mediante l’imposizione di requisiti rigorosi rivolti alle aziende, in modo che le stesse diventino responsabili della necessaria inversione di rotta in direzione di prodotti tassativamente a deforestazione zero (ovvero non prodotti su terreni soggetti a deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020).

Il PEFC, da sempre impegnato nel contrasto alla deforestazione tramite la promozione e la certificazione della gestione forestale sostenibile, ribadisce il suo sostegno agli obiettivi della EUDR mettendo a punto un nuovo standard, il PEFC EUDR.

Le certificazioni PEFC, già allineate a molti degli elementi chiave del regolamento EUDR, potranno contare su questo strumento in più, in fase di finalizzazione, che permetterà di tracciare e geolocalizzare l'intera filiera dei prodotti allineandosi così ai principi di trasparenza e legalità sollecitati dalla normativa europea.

Se è vero che il ruolo giocato dai consumatori sull’impatto ambientale risulta più che fondamentale, è indubbio che una maggiore tracciabilità e trasparenza dei prodotti possa migliorare la competitività sul mercato, acquistando la fiducia dei consumatori e azionando un circolo virtuoso a tutto vantaggio delle foreste e della biodiversità. 

La tracciabilità è uno strumento essenziale e prezioso dal duplice vantaggio: valorizzare le nostre foreste e garantire ai consumatori una filiera certificata che garantisce sui prodotti acquistati.

Con la crescente attenzione verso la sostenibilità, è nostro dovere garantire che i prodotti disponibili sul mercato siano realmente sostenibili e privi di legami con la deforestazione.
La sfida è globale e non solo locale.

L’Italia è un Paese dove l’urgenza è pianificare e gestire 11 milioni di ettari di foreste. Solo così limitiamo le importazioni di materiale dall’estero, anche da paesi dove la deforestazione è una emergenza. 

Ad oggi, il mercato illegale delle risorse naturali, incluso il legname, ha un valore stimato di 213 miliardi di euro, di cui 23 miliardi solo per specie protette, vegetali e animali.

Il contrasto al commercio illegale è oggi più che mai un aspetto determinante per la buona riuscita degli obiettivi di sostenibilità forestale, considerata la significativa influenza che la criminalità organizzata esercita sulle filiere del legno.

La Giornata Internazionale delle Foreste è dunque utile a ricordare come ogni scelta di consumo possa fare una reale differenza e quanto sia importante in questo senso dare certezza ai consumatori di una filiera capace di proteggere le foreste dal paese di origine al prodotto finale. (Fonte: Eleonora Mariano, https://pefc.it/)

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