Cresce l'utilizzo degli insetti in ambito zootecnico e crescono gli allevamenti in Europa.
L'IZSVE mette in luce i risvolti di sanità pubblica veterinaria.
L'interesse verso gli insetti come alimenti e/o mangimi ha visto consolidarsi pratiche di allevamento zootecnico d’avanguardia. L'aumento di strutture di allevamento in tutta Europa rende necessario lo sviluppo di sistemi e procedure in grado di tutelare la salute del consumatore e dell’insetto stesso.
Con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Insects, l'Istituto analizza gli insetti come problematica di interesse per la sanità pubblica, sia umana che veterinaria.
"Siano essi vettori di malattie o alimento del futuro, la stretta e talvolta forzata convivenza tra insetti e uomo sottolinea l’importanza di affrontare tutti gli aspetti di questa relazione, nella prospettiva della sanità pubblica".
IL MANIFESTO
Per ridurre la distanza fra questi due mondi, il gruppo di ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) fornisce una panoramica delle tematiche-ponte tra insetti e salute pubblica.Si tratta di una sorta di “manifesto” che si rivolge ai professionisti della sanità con obiettivi molto ambiziosi:
- delineare e rafforzare il ruolo dell’autorità sanitaria pubblica nei diversi settori che coinvolgono gli insetti;
- incrementare le conoscenze per il migliorare l’allevamento, la sua gestione e il benessere degli insetti;
- potenziare le attività di ricerca dell’interfaccia insetti-salute pubblica.
INSETTARI SPERIMENTALI
All'Istituto delle Venezie sono operativi due insettari a fini sperimentali: nel primo vengono allevate diverse specie di insetti vettori (zanzare delle specie: Aedes albopictus, Aedes koreicus, Aedes aegypti), nel secondo delle specie di insetti per uso alimentare e di ricerca (Acheta domesticus, Tenebrio molitor e Galleria mellonella).L'Istituto Zooprofilattico delle Venezie propone la definizione di standard di benessere e di buone pratiche di allevamento.
Non solo, è opportuna anche l’applicazione di misure di biosicurezza per preservarne lo stato sanitario.
"Va ricordato - affermano i ricercatori- che la salute pubblica si occupa da decenni di insetti come vettori di malattia e infestanti, in quanto le malattie trasmesse da vettori costituiscono più del 17% delle malattie infettive. Ma in campo alimentare umano, l’interesse verso gli insetti come alimenti e/o mangimi è emerso solo di recente". (Fonte: https://www.anmvioggi.it/)