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Legge sul ripristino della natura

Via libera dal Parlamento Europeo per il recupero della biodiversità e delle aree naturali

Legge sul ripristino della natura

Legge sul ripristino della natura Il 12 luglio 2023, il Parlamento Europeo ha approvato il Nature Restoration Law, la proposta di Regolamento mirata al recupero della biodiversità e delle aree naturali gravemente compromesse, pilastro della Strategia UE per la Biodiversità 2030.

L’obiettivo del testo è quello di dare attuazione agli impegni che l’UE ha preso: ripristinare almeno il 20% degli habitat naturali degradati entro il 2030, e il 100% entro 2050.

Si tratta di obiettivi giuridicamente vincolanti che comprendono, tra gli altri, la rinaturalizzazione, il reimpianto di alberi, il rinverdimento delle città, la bonifica dall’inquinamento.

Alla biodiversità e al ripristino sono destinati circa 100 miliardi di euro nell’ambito del quadro finanziario pluriennale. La Commissione stima che i benefici economici del ripristino di torbiere, paludi, foreste, brughiere e sottobosco, prati, fiumi, laghi, habitat marini e alluvionali e zone umide costiere siano otto volte superiori ai costi.

La base del testo votato dall'Eurocamera ha previsto diversi emendamenti, tra cui quello che prevede l’esclusione degli ecosistemi agricoli nell’applicazione della proposta di regolamento.

I deputati sottolineano che il ripristino degli ecosistemi è fondamentale per combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e riduce i rischi per la sicurezza alimentare.

Inoltre, evidenziano che la proposta di legge non impone la creazione di nuove aree protette nell'UE né blocca la costruzione di nuove infrastrutture per l'energia rinnovabile: è stato approvato un nuovo articolo che sottolinea come tali impianti siano in larga misura di interesse pubblico.

Il via libera del Parlamento rinvia la proposta di Regolamento in Commissione Ambiente: si tratta di un passaggio formale che definisce la posizione negoziale dell'Eurocamera in vista dei triloghi sul testo con Consiglio e Commissione. Il testo finale della legge, infatti, sarà concordato dopo i negoziati tra i rappresentanti del Parlamento europeo, dei governi nazionali e della Commissione europea.

Obiettivi per il 2030 e risorse economiche

Il Parlamento sottolinea che la nuova legge deve contribuire al conseguimento degli impegni internazionali dell'UE, in particolare quelli indicati nel quadro globale sulla biodiversità delle Nazioni Unite di Kunming-Montreal. I deputati sostengono la proposta della Commissione di attuare, entro il 2030, misure di ripristino della natura coinvolgenti almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell'UE.

Il Parlamento propone che la normativa si applichi solo una volta che la Commissione avrà fornito dati sulle condizioni necessarie per garantire la sicurezza alimentare a lungo termine e dopo che i Paesi dell'UE avranno quantificato le aeree da ripristinare per raggiungere gli obiettivi per ogni tipo di habitat. Il Parlamento vuole anche introdurre la possibilità di rinviare gli obiettivi di ripristino in caso di conseguenze socio-economiche eccezionali.

Entro 12 mesi dall'entrata in vigore del Regolamento, la Commissione dovrà valutare l'eventuale divario tra le esigenze finanziarie del ripristino e i finanziamenti UE disponibili e studiare soluzioni per colmare tale divario, in particolare attraverso un apposito strumento UE. (Fonte: Valentina Oldani, https://www.foodandtec.com/)

 

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