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Mangimi, pubblicato il Rapporto 2021 sui controlli ufficiali

Necessario potenziare il controllo dell'etichettatura dei mangimi

Mangimi,  pubblicato il Rapporto 2021 sui controlli ufficiali

Mangimi,  pubblicato il Rapporto 2021 sui controlli ufficiali Il Ministero della Salute ha pubblicato il Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell’alimentazione animale 2021.

Il documento rende pubblici gli esiti dei controlli ufficiali effettuati nel 2021, primo anno di applicazione del Piano Nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione animale (PNAA) valido il 2021, 2022, 2023, ed ha come obiettivo primario quello di assicurare i controlli ufficiali nella filiera dei mangimi eseguiti dai Servizi Veterinari delle ASL coordinati dai Servizi Veterinari Regionali e dalle Autorità Competenti dei PCF e degli UVAC, al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente.

L’emergenza COVID ha impattato sulla programmazione dei campioni rimodulata nel 2020, e nel 2021 l’attività ha avuto difficoltà legate alla pandemia che si sono evidenziate con il mancato raggiungimento del numero totale di controlli programmati. Le ispezioni realizzate sono state l'87,2% di quele attese.
Da non sottovalutare inoltre che dal 2021 per la gestione e rendicontazione dell’attività ispettiva, è stato utilizzato esclusivamente il sistema informatico SINVSA, e ciò in alcuni casi potrebbe aver influenzato la rendicontazione dei piani a livello locale.
 

Nonostante la riduzione delle attività di campionamento effettuate, si sottolinea che sia l’attività ispettiva sia quella di campionamento, hanno messo in evidenza una percentuale di casi di non conformità del tutto sovrapponibile a quella degli anni precedenti. 

Le non conformità rilevate nell’attività di campionamento, ma anche l’andamento dei controlli all’importazione e di quelli su sospetto ed extra piano, consentono al Ministero della Salute di affermare che il sistema di campionamento sembra effettivamente adeguato al grado di non conformità dei mangimi, che si mantiene relativamente costante, in relazione agli analiti e alle matrici sottoposte a controllo.

Sui campioni previsti dal PNAA, viene effettuata la ricerca di:
 
  • costituenti di origine animale non ammessi nei mangimi
  • Salmonella spp.
  • sostanze farmacologicamente attive e additivi destinati all’alimentazione animale
  • sostanze indesiderabili che includono anche i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina, pesticidi e altri)
  • organismi geneticamente modificati (OGM).

Quante e quali non conformità?

Qui sotto riportiamo la tabella riassuntiva delle attività di campionamento nel 2021 che, escluse le attività extra-piano e su sospetto, hanno registrato 8.651 prelievi di campioni ufficiali di mangimi, a fronte di 9.919 programmati.

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Durante lo svolgimento delle ispezioni sulle varie attività svolte dagli OSM (Operatori Settore Mangimi) sono stati rilevati 878 casi di non conformità in totale su 13.638 attività ispezionate, numero superiore rispetto all’anno precedente (+173), che valutate in percentuale indicano che nel 5,6% delle ispezioni sono state riscontrate non conformità, tale dato è leggermente inferiore rispetto al 2020 dove la percentuale di non conformità registrate era del 5,7%.

In relazione alle non conformità rilevate, sono state comminate 82 sanzioni amministrative pari al 9,3% delle non conformità rilevate. Anche in questo caso si nota la diminuzione percentuale rispetto all’anno precedente con un -3,55% di sanzioni comminate.
Sono stati registrati 2 casi di denunce all’Autorità Giudiziaria pari allo 0,22% delle non conformità rilevate.
Dall’analisi delle relazioni annuali relative al
 2021si rileva che le principali criticità organizzative o strutturali riscontrate nell’attività ispettiva portata avanti dai Servizi Veterinari locali riguardano:
 
  • Inadeguatezza o mancato aggiornamento del manuale di autocontrollo
  • Mancanza di manutenzione
  • Tracciabilità / tenuta dei registri
  • Carenze strutturali
  • Carenze igieniche
  • Errori di etichettatura
  • Conservazione inadeguata del mangime
  • Carenza nella lotta ai parassiti
  • Mancata comunicazione delle attività svolte o dei locali utilizzati.
Meno frequenti, sono stati anche segnalati:
 
  • Inadeguatezza dei manuali di buone pratiche
  • Mancata verifica dei fornitori
  • Mancata registrazione/riconoscimento ai sensi del Reg. 183/05
  • Attrezzature per la somministrazione dei mangimi inadeguate.

Le raccomandazioni

Per una migliore rappresentazione dello stato sanitario dei mangimi, viene raccomandato di indagare altre aree di controllo per nuovi analiti e matrici.

In merito alla lotta all’antimicrobico resistenza è evidente che il settore dei mangimi gioca un ruolo chiave in particolare per i mangimi medicati che, se usati in maniera impropria, possono rappresentare un punto critico che ne favorisce lo sviluppo. È fondamentale che il programma di campionamento previsto per il contrasto del fenomeno sia rafforzato tramite la disponibilità di un più ampio ventaglio di prove accreditate, per le diverse sostanze oggetto di controllo

Guardando al prossimo futuro, il PNAA 2024-2026 dovrà tenere conto dei risultati del triennio precedente e dovrà essere rafforzato in alcuni specifici ambiti, come la valutazione dei manuali di autocontrollo HACCP e le procedure per l’omogeneità e la contaminazione crociata dei mangimi.

Un ulteriore aspetto dell’attività ispettiva che merita di essere potenziato è il controllo dell’etichettatura dei mangimi: tale tipologia di verifica sta diventando numericamente più consistente ed è fondamentale al fine dell’immissione in commercio di mangimi sicuri. 

Dai dati raccolti nel 2021 è emerso che nel corso della valutazione dell’etichettatura dei mangimi durante l’attività ispettiva, sono state riscontrate n. 29 irregolarità su n. 689 etichette verificate, pari al 4,2% di non conformità rilevate. Ciò dimostra che questo è un campo verso cui deve essere orientata l’attività di controllo ufficiale, perché indica un grado non soddisfacente di conformità alla normativa. (Fonte: https://www.foodandtec.com/)

Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell’alimentazione animale 2021 →

 

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