Il Consorzio di Tutela Grana Padano DOP ha deciso di istituire “l’Albo dei fornitori di foraggi e mangimi per le bovine da latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP”, denominato sinteticamente “Albo Grana Padano Foraggi e Mangimi” e realizzato in collaborazione con ASSALZOO, l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici”.
L’obiettivo di tutta la filiera produttiva, a cominciare dai circa 4mila allevatori che conferiscono il latte ai caseifici, è “garantire l’intero sistema partendo dall’alimentazione delle bovine produttrici di latte destinato a Grana Padano – sottolinea Zaghini – Assicuriamo così il rispetto delle rigorose norme vigenti che impongono la provenienza dal territorio di almeno il 75% della sostanza secca dei foraggi, garantendo così il mantenimento del forte legame con la zona di produzione anche nei momenti più difficili come quello della carenza idrica”.
Nonostante i controlli in sorveglianza gestiti dall’Organismo di Controllo, il CSQA, si registrano periodicamente errori imputabili alla razione alimentare, che costituiscono una Non Conformità in materia di alimentazione e possono comportare l’esclusione del produttore latte per 180 giorni e quella del formaggio prodotto dalla DOP Grana Padano mediante retinatura.
Per evitare questi problemi, l’Albo dei fornitori di foraggi e mangimi per le bovine da latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP punta a precisi obiettivi, partendo dall’azzeramento delle Non Conformità inerenti all’alimentazione degli allevamenti iscritti alla DOP, compresi gli errori nella formulazione dei mangimi, dalla rintracciabilità dell’origine di foraggi e mangimi e dal recupero delle informazioni necessarie a garantire quanto richiesto dal Disciplinare e dalla Normativa con riferimento alla sostanza secca della razione alimentare delle bovine.
L’elaborazione dei dati acquisiti diffonderà tra i produttori latte informazioni utili a ridurre lo spreco alimentare e ad aumentare sostenibilità ambientale e benessere animale. Inoltre sarà fornita assistenza ai produttori latte per la valutazione e l’utilizzo di foraggi, materie prime e additivi per mangimi conformi all’articolo 4 del Disciplinare di Produzione del formaggio Grana Padano DOP.
L’albo sarà chiuso, autorizzando quindi solo i soggetti iscritti a fornire foraggi e mangimi per produrre Grana Padano DOP e consentendo ai produttori latte della filiera di rifornirsi esclusivamente da loro. Ma al tempo stesso rimarrà aperto ad accogliere e ricevere le iscrizioni di tutte le aziende interessate e con i requisiti previsti per farne parte. Per questo sarà creata una sezione sul sito del Consorzio (www.granapadano.it) dove sarà possibile per i fornitori iscriversi all’Albo con costi annuali contenuti, destinati a controlli, gestione dei dati e attività.
Per i mangimisti la validazione della formulazione dei mangimi sarà eseguita da uno specifico gestionale che respingerà quelli non conformi all’alimentazione delle bovine della DOP.
L’albo nasce da un confronto e da una volontà di collaborazione tra il Consorzio ed Assalzoo, la principale associazione di produttori di alimenti zootecnici.
“Siamo convinti che l’albo contribuirà a migliorare la produzione di Grana Padano DOP e ad assicurare il rispetto delle regole – commenta Stefano Berni. Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano – ed estenderà la tutela della DOP alla parte di filiera dell’alimentazione delle bovine che producono latte destinato alla trasformazione in Grana Padano DOP”.
Il sistema consente l’iscrizione all’albo in qualsiasi momento per le aziende, senza prevedere limiti diversi dai requisiti di legge già in vigore, e quindi non limita in alcun modo la libera concorrenza tra le aziende, né condiziona la scelta.
“In collaborazione con Assalzoo stiamo per dar vita ad un percorso che risalterà ancora di più la tutela, il benessere e la sostenibilità della filiera della Dop Grana Padano a favore dei consumatori – conclude Berni – maggiormente tutelati e garantiti dalle innovazioni tecnologiche e dal miglioramento della qualità del prodotto”.