Egregio Direttore,
in riferimento all'articolo "Noi operai Savi con le scarpe bucate", pubblicato il 7 novembre su Il Gazzettino, a pagina 11 dell'edizione di Padova, a firma del giornalista Francesco Cavallaro, con la presente si richiede una nota di rettifica in merito.
A corredo dell'articolo, infatti, è inserita una foto con in primo piano uno degli scarponi non a norma di sicurezza che l'azienda fornisce ai propri operai, mettendoli a rischio con dispositivi antinfortunistici scadenti non più a norma. Sullo sfondo dell'immagine vi è una vecchia certificazione della Savi Servizi con in evidenza il logo della società CSQA Certificazioni.
Premesso che l'azienda Savi Servizi non è più certificata da CSQA Certificazioni da marzo 2012, ne risulta che il certificato in evidenza nella foto non può essere valido. In quanto tale, pertanto, non può essere messo in evidenza in un articolo in cui si denuncia la bassa qualità di un'azienda che compie una grave mancanza in termini di sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti.
La foto veicola, infatti, un'informazione falsa che colpisce la reputazione di un'azienda - CSQA Certificazioni - che da oltre vent'anni opera in Italia come ente primario di certificazione, portando avanti il proprio impegno per la sicurezza sul lavoro.
Pietro Bonato
Direttore Generale CSQA Certificazioni