Home Corporate Comunicazione Rassegna Stampa Olio Evo, l’importanza della certificazione Made Green in Italy

Olio Evo, l’importanza della certificazione Made Green in Italy

Si è tenuto un convegno sull’importanza della certificazione Made Green in Italy (MGI) per rilanciare la competitività del settore oleario

Olio Evo, l’importanza della certificazione Made Green in Italy
Olio Evo, l’importanza della certificazione Made Green in Italy

Presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Roma si è tenuto il convegno dal titolo “L’importanza della certificazione MADE GREEN IN ITALY, che ha visto coinvolti alcuni dei massimi esperti del settore oleario e docenti dalle principali università italiane. È stata l’occasione per fare il punto su un’importante pratica, quella della certificazione MGI, che sempre più prodotti agroalimentari di qualità come l’olio evo dovrebbero conseguire, per accrescere la propria attrattività sui mercati internazionali, anche alla luce delle odierne condizioni geopolitiche internazionali a partire dai tanto vituperati dazi.

Promosso dall’imprenditrice Alessia Zucchi, produttrice olearia la cui azienda ha ottenuto la prima certificazione MGI nel settore agroalimentare, nella mattinata di studio si è cercato di capire come la Certificazione MGI possa aiutare le aziende ad accrescere la propria competitività ma anche promuovere una corretta informazione dei consumatori sul settore agroalimentare e in particolare sul mondo olivicolo italiano. Pilastro della dieta mediterranea, l’olio d’oliva italiano è infatti uno dei prodotti che meglio esprimono i valori che fanno del made in Italy alimentare un riferimento di qualità assoluto, non solo in Europa ma nel mondo intero.

Dopo i saluti iniziali del senatore Gilberto Pichetto Fratin (inistro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica), e di Raffaele Nevi (Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati), ne hanno parlato: Fabio Iraldo (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università Bocconi); Carlo Zaghi (Direttore Generale per la Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica); Bruno Notarnicola (Università di Bari e Rete italiana LCA); Ettore Capri (Università Cattolica di Piacenza); Carlo Alberto Pratesi (Università Roma 3); l’imprenditrice Alessia Zucchi (ceo di Oleificio Zucchi); Maria Chiara Ferrarese (Direttrice Generale dell’ente certificatore CSQA); Andrea Marino (General Manager di FEDEROLIO – Federazione Nazionale Commercio Oleario).

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Maria Chiara Ferrarese ha sottolineato l’importanza della certificazione volontaria come strumento a supporto delle imprese nelle strategie di sviluppo e di comunicazione e al contempo strumento di garanzia per il consumatore e per gli stakeholder. La scelta di standard solidi, in linea con le direttive comunitarie in materia di Green Claim, consente di veicolare messaggi efficaci per massimizzare i risultati e gli investimenti delle imprese. La definizione di un modello di sostenibilità per il Made in Italy di qualità rappresenta un obiettivo importante per valorizzare prodotti, aziende e territori: una fotografia esportabile verso paesi sempre più attenti a questi temi.

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Fonte: Agenfood.it

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