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Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità

Un nuovo strumento per rafforzare il legame tra territorio, agricoltura e tradizione

Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità
Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità Un nuovo strumento per rafforzare il legame tra territorio, agricoltura e tradizione è stato introdotto con la creazione del “Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità“.

L’iniziativa, frutto della legge Made in Italy, rappresenta un passo fondamentale per garantire la partecipazione degli operatori del settore agricolo nella pianificazione strategica degli interventi di promozione e valorizzazione delle eccellenze territoriali.

Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilisce i criteri per ottenere la denominazione di “Città di Identità” e le modalità per l’iscrizione al Registro.

Questo strumento è destinato a riconoscere e supportare le realtà comunali che si distinguono per la produzione di eccellenze agricole strettamente legate al territorio.

I requisiti per diventare una “Città di Identità”

Secondo quanto previsto dal decreto, possono ambire alla denominazione di “Città di Identità” i Comuni che soddisfano determinati criteri di eccellenza agricola e tradizionale. Tra questi:
  • Produzione di prodotti certificati DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta);
  • Coltivazione biologica e certificazioni quali SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata), SQNZ (Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia), e SQNBA (Sistema di Qualità Nazionale Biologico e Ambientale), con almeno il 30% della produzione certificata;
  • Produzione agricola con una tradizione consolidata di almeno 50 anni, legata a valori ambientali, storici e culturali.
Questo Registro non solo pone l’accento sulle produzioni di pregio, ma anche sul paesaggio e sulle associazioni che lavorano per preservare e promuovere il patrimonio agricolo e culturale italiano.

Un segnale di attenzione verso l’agricoltura e le tradizioni

Questo strumento consentirà una più efficace programmazione degli interventi a sostegno delle aree rurali, favorendo al contempo la collaborazione tra operatori agricoli, istituzioni e comunità locali.

L’iniziativa, infatti, si colloca nel quadro delle politiche nazionali che mirano a rafforzare il Made in Italy nel mondo, sottolineando il ruolo strategico dell’agricoltura nella valorizzazione del patrimonio territoriale e nella costruzione di un futuro sostenibile. (Fonte: Giulia Spadafora, https://www.ruminantia.it/)

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