I rischi emergenti identificati comprendono i pericoli chimici e biologici e i nuovi processi e tecnologie, tra cui:
- Z15, un nanomateriale ingegnerizzato costituito da particelle di ossido di ferro rivestite di acido folico, che viene utilizzato negli impianti di trattamento delle acque reflue in Irlanda e nell'UE e potrebbe potenzialmente entrare nella catena alimentare. Sono necessarie ulteriori informazioni sul ciclo di vita di Z15, sulla sua stabilità e sui suoi livelli di esposizione.
- Elementi delle terre rare che si trovano comunemente nei dispositivi elettronici che entrano nella catena alimentare. Poco si sa sulle fonti, sul comportamento ambientale, sull'ecotossicologia e sulla tossicologia umana di questi elementi.
- Bevande sostitutive dell'alcol a base di erbe alimentari che influenzano il sistema dell'acido gamma-aminobutirrico (GABA) per produrre effetti rilassanti. Sono necessarie informazioni per la valutazione del rischio su questo tipo di bevande.
- Focolai di virus zoonotici Hendra e Nipah associati alla perdita di habitat per pipistrelli causata dai cambiamenti climatici. Ad esempio, in una recente epidemia di virus Nipah in Bangladesh, 11 persone si sono ammalate e otto persone sono morte dopo aver consumato linfa di palma da dattero cruda contaminata.
- Bovini infetti dal virus della malattia emorragica epizootica 8 (EHDV-8) scoperto in Italia, Spagna e Francia. Esiste un alto rischio di diffusione della malattia nel sud dell'Europa e si raccomanda ad altri paesi di implementare un sistema di monitoraggio del virus.
Ad esempio:
- il rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes nelle alternative vegetali ai prodotti animali,
- la nuova inclusione di glucosio ossidasi immobilizzata su nanoparticelle di ossido di zinco nel pane per migliorare la qualità e la durata di conservazione,
- la contaminazione da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) delle uova biologiche in Danimarca
- la presenza di cadmio nei prodotti a base di semi di lino.
- l'uso della farina di tara come ingrediente negli alimenti che causa disturbi gastrointestinali e danni al fegato, all'origine di un focolaio che ha causato 470 casi di malattia negli Stati Uniti,
- l'importanza del Bacillus cytotoxicus come patogeno di origine alimentare,
- gli effetti dell'esposizione perinatale a nanoparticelle inorganiche di origine alimentare,
- la presenza di Providencia negli alimenti,
- salmonellosi causata da alimenti a base di carne cruda per animali domestici,
- bisfenolo A (BPA) che entra nella catena alimentare attraverso micro e nanoplastiche nel suolo e nell'acqua di irrigazione,
- rischi associati al consumo del fungo Amanita muscaria,
- allergenicità dei prodotti a base di insetti commestibili e di altri alimenti,
- imballaggi alimentari alternativi. (Fonte: https://www.food-safety.com/)