[…]
“Il Salumificio Bechèr è da sempre attento alla tradizione e al territorio in cui opera, ma dedica sempre più risorse ed energia per rinnovare il proprio assortimento della categoria Salami. II segmento incide per circa il 35% del valore del fatturato 2024 e il 30% del volume totale. Sin dal lontano 1955 il salame Bechèr è il vero core business. Numeri importanti che fotografano una categoria molto diversificata e dinamica, disponibile dal formato intero all’affettato.
Tra le referenze DOP di questa categoria merceologica possiamo citare il Salamino alla Cacciatora DOP e la Sopressa Vicentina DOP.
Il Cacciatore DOP è realizzato con carne 100% italiana; tale eccellenza è certificata dal Consorzio Del Cacciatore DOP ed è iscritta al Prontuario Aic. Novità 2024 è stato il restyling del packaging: la nuova veste grafica fonde la tradizione con l’innovazione. Le tonalità calde e dinamiche, ispirate alla terra e all’ambiente contadino, dialogano con un mondo geometrico e minimalista, proiettato verso il futuro. Il rosso bordeaux e il giallo ocra, colori autentici del marchio Bechèr, creano un contrasto vibrante che esprime l’evoluzione del brand.
La Sopressa Vicentina DOP è prodotta presso il Salumificio Vicentino di Malo (VI), e acquisito dal gruppo imprenditoriale Bechèr nel 2013. La Sopressa Vicentina DOP si riconosce per la forma caratteristica e per l’impasto, compatto ma tenero, morbido anche dopo una lunga stagionatura. Pepe ed altre spezie infondono un sapore delicato e inconfondibile, leggermente dolce e dal gusto delicatamente speziato. Per la sua produzione vengono utilizzati i tagli nobili di suini allevati unicamente in aziende della provincia di Vicenza. L’allevamento degli animali, la lavorazione delle carni e la stagionatura sono realizzati secondo un preciso disciplinare di produzione approvato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, riconosciuto dall’Unione Europea e controllato da Csqa Certificazioni Srl.
La Commissione europea, con il Reg. 492/2003, ha iscritto la Sopressa Vicentina nel registro DOP, identificando in questo prodotto un valore non solo economico, ma anche storico e culturale, da promuovere e tutelare”.
[…]
Fonte: Salumi&Consumi