Il turismo è uno dei settori con la crescita maggiore dell’economia globale.
Si stima che circa 1,4 miliardi di persone stiano viaggiando in tutto il mondo. Il settore è responsabile di 1 posto di lavoro su 11 a livello mondiale.
Tuttavia, viaggiare può essere un processo impegnativo lungo l’intera filiera turistica per quel 15% della popolazione mondiale che vive con qualche forma di disabilità e per le persone con requisiti di accesso.
Un miglioramento dell’accessibilità nel settore turistico gioverebbe anche alle persone anziane, soprattutto considerando che la percentuale di persone over 65 anni è destinata ad aumentare dal 9% (dato del 2019) al 16% nel 2050. (Fonte: Rapporti della Commissione ONU sulla popolazione e lo sviluppo).
Le persone con disabilità o con altri requisiti di accesso possono trovarsi di fronte a barriere fisiche, sensoriali, cognitive e culturali nel settore turistico e in molte destinazioni. All’atto della ricerca di luoghi e servizi turistici adatti, può essere difficile reperire informazioni chiare e precise sull’accessibilità dell’offerta, dei servizi o della struttura di destinazione. Questa situazione può migliorare applicando norme più coerenti e una migliore formazione dei professionisti del turismo.
Esistono documenti (per esempio codici, norme e guide) che delineano raccomandazioni e requisiti per alcuni aspetti chiave dell’accessibilità in diversi ambienti e servizi. Inoltre, esistono anche norme che fanno riferimento alla Progettazione universale per i servizi di trasporto e gli ambienti di lavoro, senza tenere conto degli aspetti fondamentali dei viaggi e del turismo. Tuttavia, le norme esistenti presentano delle lacune e possono differire tra i vari Paesi e persino tra le diverse regioni di uno stesso Paese. Questo può generare aspettative irrealistiche sull’accessibilità dei servizi e delle strutture che il visitatore si aspetta di trovare presso la destinazione.
La maggior parte degli studi sul turismo accessibile ha dimostrato che una delle maggiori difficoltà nell’applicazione delle norme è la mancanza di conoscenza da parte degli operatori turistici degli strumenti esistenti e delle possibili soluzioni. Vi è una carenza di informazioni su dove reperire indicazioni e possono esservi contraddizioni tra le informazioni contenute nelle diverse norme dei vari Paesi e regioni, mentre in alcuni Paesi non esistono norme disponibili. Inoltre, gli operatori turistici riscontrano difficoltà a procedere in situazioni per le quali non sono ancora state adottate norme internazionali.
La ISO 21902 stabilisce i requisiti e fornisce le linee guida per un “turismo accessibile per tutti” con l’obiettivo di garantire un accesso equo e una fruizione del turismo da parte della più ampia gamma di persone di tutte le età e abilità.
La norma fornisce informazioni sugli aspetti chiave delle politiche, della strategia, delle infrastrutture, dei prodotti e dei servizi e si rivolge a tutte le parti interessate coinvolte nella catena dell’offerta turistica, sia del settore pubblico che privato. Si applica a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. (Fonte: https://www.uni.com/)