Sul piano produttivo il nuovo regolamento vuole garantire che i produttori che agiscono collettivamente abbiano i poteri e le responsabilità necessari per gestire le IG, anche per rispondere alle richieste della società, come la salute e il benessere degli animali, i prodotti derivanti da una produzione sostenibile, e per operare ed essere competitivi sul mercato. A livello di mercato le nuove norme intendono contribuire a garantire una concorrenza leale e generare valore aggiunto con l’obiettivo di condividere questo valore aggiunto lungo la catena di commercializzazione, al fine di garantire un rendimento equo per i produttori. Altro aspetto a cui guarda questo regolamento è il mantenimento della capacità dei produttori di investire nella qualità, nella reputazione e nella sostenibilità dei loro prodotti. Il nuovo sistema delle IG vuole anche contribuire al raggiungimento degli obiettivi della politica di sviluppo rurale, fornendo sostegno alle attività agricole e di trasformazione, preservando il know-how e promuovendo prodotti di qualità specifici per l’area geografica in cui sono prodotti.
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“Il nuovo quadro normativo rafforza ulteriormente il ruolo dei Consorzi di tutela”, dichiara la presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo Chiara Astesana, “confermandone i poteri erga omnes nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nel processo di certificazione. Inoltre, consente ai Consorzi di attivare azioni volte a prevenire o contrastare qualsiasi iniziativa che rischi di essere dannosa per la reputazione o per il valore delle DOP“.
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In relazione all’approvazione del nuovo Regolamento UE è particolarmente interessante la dichiarazione del direttore di CSQA, Maria Chiara Ferrarese: “Il nuovo regolamento riconosce maggiore importanza al ruolo ed alle funzioni dei gruppi (Consorzi di tutela), prevedendo la possibilità di operare e promuovere i prodotti anche in nuovi contesti di responsabilità, di sviluppo e crescita. Le nuove azioni e attività che i Consorzi di tutela possono sviluppare, proprio partendo dal legame forte e indissolubile con il territorio connaturato al prodotto IG, attraverso il turismo enogastronomico (c.d. Turismo DOP) e gli impegni per la sostenibilità rappresentano una innovazione rilevante e costituiscono opportunità importanti di aumento del valore riconosciuto”.
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Fonte: IdeaWebTV.it