Come rilevato da Confartigianato in questa classifica negativa, nel decennio 2013-2022 l’Italia ha raggiunto la cifra di 50 miliardi di euro di danni, con una media annua di 5 miliardi di euro e un impatto di 284 euro per abitante nel 2022 (ben al di sopra dei 117 euro pro capite della media UE).
Questo ambito coinvolge in modo diretto anche la valutazione della conformità accreditata e dell’accreditamento per la certificazione di nuove norme tecniche, che ruotano attorno alla gestione del climate change da parte di aziende e organizzazioni.
Misure che entrano sempre più spesso e rapidamente a far parte della legislazione nazionale, così come del Green Deal europeo che ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Gli emendamenti ISO contro il cambiamento climatico
Nel 2024, l’International Accreditation Forum (IAF) e l’International Organization for Standardization (ISO) hanno introdotto i Climate Action Amendments negli standard di sistema di gestione, segnando un passo importante nella lotta al cambiamento climatico, in linea con gli impegni della Dichiarazione di Londra del 2021.Questi emendamenti, parte della Harmonized Structure (HS) degli standard, richiedono alle organizzazioni di valutare l’impatto dei cambiamenti climatici già nella definizione del campo di applicazione dei propri sistemi di gestione, adottando pratiche che riducano l’impatto ambientale e includano obiettivi concreti di mitigazione.
La certificazione accreditata alle norme, quindi, attesta che le aziende rispettano tali requisiti, favorendo consapevolezza e azioni concrete in favore del clima.
Queste misure rappresentano un progresso fondamentale nel promuovere un cambiamento organizzativo sostenibile, contribuendo a creare un ecosistema economico più resiliente e attento alle sfide ambientali, oltre che a sviluppare strumenti di differenziazione qualitativa all’interno dei mercati di riferimento.
Il valore dell’accreditamento per la sicurezza alimentare
Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia sempre più significativa anche per la sicurezza alimentare globale, impattando su disponibilità, accessibilità e qualità dei prodotti.In Italia, Accredia accredita organismi che certificano migliaia di siti di produzione e trasformazione agroalimentare, sia in ambito regolamentato che volontario, promuovendo standard elevati di sicurezza e sostenibilità.
L’attestazione della competenza e dell’imparzialità degli organismi accreditati si traduce in valore aggiunto per le aziende certificate.
Un sistema di certificazione accreditata incoraggia la transizione verso pratiche rispettose dell’ambiente, rendendo le imprese più competitive e resilienti in un mercato globale che rivolge un’attenzione crescente alla sostenibilità.
La relazione tra accreditamento e sicurezza alimentare garantisce il riconoscimento internazionale delle certificazioni che contribuiscono, inoltre, a favorire un’interazione armoniosa tra adozione volontaria e regolamentazione cogente.
Attualmente 7 organismi rilasciano la certificazione accreditata allo schema FSSC 22000 (Food Safety System Certification Scheme) e 17 certificano i sistemi di gestione della sicurezza alimentare secondo la norma UNI EN ISO 22000.
Le verifiche accreditate per il taglio delle emissioni
Il Green Deal europeo punta alla neutralità climatica entro il 2050, anche attraverso strumenti come il Sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra (EU ETS) nei più importanti settori industriali e nel comparto dell’aviazione.Tra le novità del 2025, l’ETS 2 include nuovi ambiti come gli edifici e i trasporti stradali, mentre il Regolamento CBAM stabilisce un prezzo equo per le importazioni ad alta intensità di carbonio, puntando a riequilibrare la competitività tra aziende europee ed extra-UE.
A ciò si aggiunge la Direttiva contro il greenwashing, operativa dal 2026, che vieterà comunicazioni ambientali fuorvianti per favorire la trasparenza del mercato e la consapevolezza dei consumatori.
In questo contesto normativo, il sistema delle verifiche accreditate, effettuate da organismi conformi alle norme UNI CEI EN ISO/IEC 17029 e UNI EN ISO 14065, non solo garantisce trasparenza e fiducia, ma orienta aziende e cittadini verso scelte consapevoli, promuovendo un’economia in cui la sostenibilità diventa prioritaria.
La centralità dell’accreditamento in questo contesto evidenzia come un approccio sistematico e misurabile possa supportare concretamente la transizione climatica. (Fonte: https://www.accredia.it/)