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Modello Gentlecare per la Fondazione Brescia Solidale Onlus

CSQA ha consegnato l’Attestato di Conformità al modello per la presa in carico e gestione delle persone affette da demenza

Modello Gentlecare per la Fondazione Brescia Solidale Onlus

Modello Gentlecare per la Fondazione Brescia Solidale Onlus Giovedì 23 luglio, CSQA ha consegnato, nel corso di una cerimonia ufficiale, l’Attestato di Conformità al modello Gentlecare (ed.2021) alla Fondazione Brescia Solidale Onlus.

La Fondazione Brescia Solidale Onlus è un ente di diritto privato senza scopo di lucro, istituito dal Consiglio Comunale di Brescia che persegue le proprie finalità di solidarietà sociale attraverso:

  • la gestione di servizi e strutture destinate all’assistenza e alla cura di persone anziane in condizione di parziale o totale compromissione dell’autonomia personale;
  • la realizzazione di interventi e servizi orientati a prevenire e rispondere a situazioni di bisogno, di disabilità o di disagio sociale;
  • la promozione di attività di formazione e di promozione culturale.
Lo standard Gentlecare definisce la modalità di presa in carico e gestione nel quotidiano delle persone affette da demenza. Uno standard internazionale (canadese) che nel suo utilizzo minimizza la contenzione farmacologica e fisica, rispettando la dignità della persona e mantenendone le capacità residue.

CSQA certifica e sviluppa modelli specifici per la fragilità, consapevole della loro efficacia e importanza per la cura e presa in carico delle persone affette da demenza. 
 
Modello Gentlecare per la Fondazione Brescia Solidale Onlus

A consegnare ai vertici della Fondazione l’Attestato Gentlecare, il Dr. Massimo Dutto, Responsabile Life Sciences Sanità e Salute di CSQA.

Questo attestato così importante rappresenta «il coronamento di un percorso di anni grazie al quale rilanciamo una serie di progetti da sviluppare con le Istituzioni, dal Comune ad Ats e Asst», ha commentato la Direttrice della Fondazione Brescia solidale Chiara Benini.

Per la Dottoressa Annamaria Scotuzzi, che si prende cura con passione dei residenti dell’Arici Sega - è un approccio protesico, cioè di aiuto, che si basa sulla capacità di guardare la persona e non la malattia e si erge su 3 colonne: ambiente, programma e persone"
Ambiente significa creare stanze, arredi e spazi su misura di chi ci vive, il Programma significa tempo modulato sulle esigenze e sugli stili di vita di ciascun ospite, come, per esempio, il risveglio naturale senza una sveglia comune prestabilita. Persone, infine, cioè i residenti e le loro famiglie, i medici e tutte le figure sociosanitarie che interagiscono "per costruire la cultura di una società che invecchia", ha precisato il presidente della Fondazione Brescia solidale Giacomo Mantelli. 


Presenti anche Annamaria Indelicato, Direttrice sociosanitaria dell’Asst Spedali Civili che ha sottolineato «l’importanza del lavoro di rete che Brescia fa da oltre 20 anni nel settore delle demenze»; un lavoro che, ha rimarcato il Direttore Generale di Ats Brescia Claudio Sileo, «è frutto in primis dell’impegno degli operatori che hanno messo in questo percorso tutta la loro dedizione, che va ben oltre i 901 minuti di assistenza».

 

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