Veneto Nanotech e CSQA stanno precorrendo i tempi, e durante il workshop di #NanotechItaly2013 Responsible Use of Nanomaterials in Consumer Products: Voluntary Certification presenteranno il cosiddetto “standard”, vale a dire uno strumento volontario che permetterà alle aziende di comunicare al consumatore quando e dove sono stati usati nanomateriali in prodotti di consumo di produzione industriale, che vanno dalle scarpe al detersivo, dalla crema per il viso alla merendina. Gli attori delworkshop si sono prestati per un’intervista con qualche anteprima.
Alessia Bortolozzo, CSQA Certificazioni: perché applicare uno standard?
All’interno di un contesto normativo lacunoso e in continua evoluzione, lo standard "Sistema di Gestione responsabile dei nanomateriali per i prodotti di consumo", è uno strumento di natura volontaria, per tutte le aziende, che vogliono dimostrare il proprio livello di responsabilità, riguardo i nanomateriali inclusi nel processo di produzione. CSQA ha sviluppato lostandard per preparare le aziende alle future richieste del legislatore in materia di gestione dei nanomateriali, facilitando l’assorbimento delle direttive nei sistemi produttivi.
Quali sono i vantaggi e perché CSQA si è interessato all’applicazione in ambito nanomateriali?
I vantaggi sono molteplici: avere gli strumenti per valutare i dati di tossicità, integrare all’interno del sistema organizzativo una procedura agevole di raccolta delle valutazione sulla sicurezza dei nanomateriali così da supportare l’adempimento dei requisiti normativi, dare all’organizzazione uno strumento che faciliti la comunicazione, con possibilità di confrontare i dati (benchmarking). Questo standard inoltre è facilmente integrabile con gli altri standard per i sistemi di gestione già presenti, come ad esempio la ISO 9001.
Christian Micheletti, Veneto Nanotech: qual è il contributo della sua azienda nella formulazione di un sistema di gestione responsabile dei nanomateriali per industrie/aziende/enti?
Il fatto che nei prodotti di consumo vengano usati nanomateriali, sempre più numerosi e sempre più spesso, fa sì che soprattutto le aziende medio-piccole sentano il bisogno di comunicare il proprio approccio responsabile ai propri clienti, in attesa di un adeguamento della normativa in questo senso. La procedura messa a punto da Veneto Nanotech, del tutto integrabile con le procedure e le normative aziendali già esistenti, è pensata per far sì che le aziende intraprendano un percorso di conoscenza regolatoria e di buone pratiche per i nanomateriali, senza dimenticare la comunicazione ai clienti di questa responsabilità. Per favorirne la diffusione, lo standard di qualità è stato disegnato sui principi ISO 9001.
Alessia Muratorio, Università di Padova: qual è il rapporto dello standard con la normativa vigente?
Ora come ora, il legislatore europeo valuta il sistema di regolazione delle nanotecnologie come adeguato all'esigenza di assicurare piena tutela della salute, e richiede direttamente agli operatori di predisporre efficienti sistemi di valutazione e gestione del rischio in tal senso. In questo contesto, quindi, gli strumenti di autoregolazione possono completare il panorama legislativo, colmandone le lacune e assicurandone l'aggiornamento tecnico-scientifico. Ma linee guida, buone prassi e standard sono sicuramente efficaci e conformi agli obblighi di legge solo se accompagnati da efficienti sistemi di certificazione e controllo dell'adozione e della regolare messa in opera delle procedure previste.
Fonte: http://www.venetonanotech.it/nlt,202#ne3